De Magistris a Catanzaro presenta il volume “Giustizia e potere”
"La Calabria vive un momento di grave emergenza criminale e democratica, ecco perché è il momento di mettere insieme persone anche con sensibilità diverse, che però diano un segnale di discontinuità rispetto ad un sistema distorto, che ha governato questa regione non nell'interesse di tutti, ma di pochi. Oggi e non domani è il momento di unirsi per dare un futuro diverso ai nostri figli, è compito nostro evitare che le sorti di questa terra siano schiacciate nella condizione di sottosviluppo in cui fino ad oggi è stata volutamente tenuta". Lo ha detto Luigi de Magistris, europarlamentare dell'Italia dei Valori, questo pomeriggio a Catanzaro, in occasione di un incontro pubblico per la presentazione del volume "Giustizia e potere", il libro intervista allo stesso de Magistris realizzato dal giovane scrittore Sergio Nazzaro (Editori Riuniti), presentato da Pino Nano, caporedattore Tg3 Calabria, cui ha preso parte anche la parlamentare Angela Napoli, componente Commissione Giustizia e Commissione parlamentare antimafia.
"Io nel libro parlo di Berlusconi, descrivendo il male dell'Italia - ha detto de Magistris rispondendo alla sollecitazione del moderatore -. Ma è bene precisare cosa intendo facendo il suo nome, e cioè che Berlusconi, e con lui il 'berlusconismo', sia l'emblema del modello subculturale che oggi domina il Paese e le coscienze. Prevalenza dell'apparire sull'essere, il principio del profitto ad ogni costo, l'amoralità di ogni decisione assunta, sono la testimonianza di tale modello. Io dico mettiamo i valori e la cultura al centro dell'azione politica. Questione morale e culturale devono tornare al primo posto, e secondo me ciò significa puntare su persone che, al di là delle idee più strettamente politiche, hanno dimostrato con i fatti di lavorare nell'interesse dei cittadini, difendendo e puntando alla piena attuazione della Costituzione".
"In questi anni mi sono resa conto che c'era qualcosa che frenava la crescita e lo sviluppo di questa terra - ha detto l'on. Napoli -, finché ho capito bene che il problema è la cappa di intrecci di interessi e collusioni che dominano, anche se mi sentivo molto sola in questa mia analisi. Poi, col passare degli anni ho visto che Luigi de Magistris stava tentando di portare alla luce questo sistema nascosto e mi sono sentita sollevata. Ho cominciato a sentirmi vicina a questo magistrato, anche senza conoscerlo di persona, perché ho percepito che ci accomunava il senso della legalità, la volontà di giustizia, la passione per la propria professione, che emergono chiaramente anche da questo libro intervista. Non ho pensato e non penso alla diversa appartenenza politica tra me e Luigi de Magistris - ha concluso la Napoli -, perché da tempo credo fermamente nella necessità di dare vita ad un laboratorio politico che punti sugli ideali. Ferme restando le appartenenze ed i credo politici che, purtroppo, stanno invece venendo meno, io credo che in determinate realtà come la Calabria si possa incidere veramente su un sistema soffocante solo attraverso l'unione di persone che hanno come base del loro essere determinati valori. La politica che in questo momento c'è in Calabria ha dimostrato di non lavorare per il bene comune. Non si è capito cosa significa la politica con la P maiuscola, non si è capito cosa vuol dire stare in mezzo alla gente e lavorare al servizio dei cittadini".