Depurazione, Ferrara (M5S): “Nonostante le sanzioni aumentano gli agglomerati non in regola”
Bruxelles. L'eurodeputata calabrese, Laura Ferrara, delinea, attraverso un’apposita interrogazione alla Commissione europea, la grave situazione del sistema depurativo calabrese.
«Una situazione che non sembra migliorare nonostante le ingenti risorse pubbliche stanziate per superare le criticità», dichiara l'europarlamentare.
«Nonostante la prima condanna della Corte di Giustizia europea del 2012 – aggiunge la Pentastellata - rispetto alla quale permangono problemi di insufficienze depurative ancora per 13 agglomerati a cui vanno ad aggiungersi altri 100 a rischio di infrazione (procedura 2014/2059) e per i quali da quattro anni stiamo denunciando la possibilità di un'altra sentenza negativa”.
Ferrara sottolinea poi che “altri 30 nuovi agglomerati calabresi sono già in pre infrazione, per come comunicato dal Ministero dell'ambiente nello scorso novembre. Da anni l'Europa manda moniti, trasformati in alcuni casi già in sanzioni pecunarie, per il risanamento del sistema depurativo calabrese”.
“Durante la campagna elettorale – continua la M5S - Oliverio ha annunciato un investimento di 260 milioni di euro, destinati al comparto depurativo, di cui, buona parte, a valere sui fondi Fesr - Por Calabria 2014/2020. Chiedo pertanto alla Commissione se a Bruxelles è invece noto un cronoprogramma dettagliato del nuovo investimento”.
Ferrara si augura dunque che la gestione di questi fondi “non sia simile – sbotta - a quella dei finanziamenti tampone stanziati negli ultimi due anni dalla Regione, per i quali i lavori di risanamento da parte dei Comuni dovevano risolversi in pochi mesi ed invece si sono susseguite proroghe su proroghe”.
L’europarlamentare, inoltre, chiede di conoscere anche la lista dei 30 nuovi agglomerati rientranti nella procedura 2014/2059 e di quelli invece, che hanno risolto le criticità.
Nel mese di aprile poi si discuterà della petizione che il MoVimento 5 Stelle ha presentato diretta a sollecitare urgenti misure per eliminare le problematiche che riguardano il sistema depurativo in Calabria, per garantire che le acque reflue urbane siano raccolte e sottoposte a trattamento appropriato in conformità alla Direttiva Cee (la 91/271).
“Ebbene – conclude l'eurodeputata - continueremo a tenere alta l'attenzione su questo tema, la salute dei cittadini è una priorità e con questa petizione la possibilità di una soluzione definitiva potrebbe tornare nelle mani dei cittadini che hanno inteso firmarla”.