Volley. Sfida Lamezia-Leverano, intervista ad Alborghetti: “recuperata la grinta”
14 punti (di cui 4 muri) per Paolo Alborghetti, 20 punti per Costantino Garofalo. Questi i risultati della Volley Lamezia reduce dal parquet di Leverano, e a rimandare a gara3 ogni verdetto sulla promozione diretta in Serie A lo si deve anche al centrale bergamasco e allo schiacciatore cosentino. Prove super per entrambi, fatte di tecnica, tenacia e grinta. Di quella fame necessaria per vincere battaglie insidiose come la sfida contro i salentini.
“Prima della gara ci siamo ritrovati tutti con coach Nacci nello spogliatoio e ci siamo detti che non potevamo arrenderci senza lottare, che noi non siamo quelli di domenica scorsa in gara1 e che non potevamo commettere ancora quegli errori”
Incontro chiarificatore e di svolta quello che racconta Alborghetti, vero trascinatore in alcuni momenti cruciali del match.
“Dopo un primo set terribile – continua il centrale classe ’87 – nel quale non abbiamo capito niente e loro sembravano di un’altra categoria ci siamo dati una svegliata. Stavano facendo la differenza soprattutto dal centro mentre noi avevamo attaccato forse 3 palloni. Non mi andava di venire sovrastato così e la paura di perdere ha lasciato il posto al desiderio di rivalsa”.
Desiderio che ha caratterizzato anche la prova di Garofalo
“La sconfitta in casa ci ha segnato e ci ha dato la motivazione giusta per andar a vincere a Leverano – dichiara il posto 4 – ci siamo riusciti soprattutto perché abbiamo giocato con la testa tutti insieme. Eravamo concentrati su ciò che dovevamo fare e non sulla posta in palio che poteva far tremare le gambe. Per quanto mi riguarda sono contento di aver dato il mio contributo alla squadra. Non potevamo perdere così un’occasione tanto importante. Questa convinzione mi ha fatto scattare qualcosa dentro. Ho annullato tutto, non sentivo tifo né altro e ho pensato solo al pallone.”
La svolta del match è arrivata nel secondo set dopo un approccio ancora da dimenticare
“Loro ci hanno aggredito sin da subito in battuta – continua lo schiacciatore cosentino – ci hanno studiato bene e sanno che quando Ubi (Gerosa ndr) ha palla tra le mani siamo devastanti. Hanno cercato di aggredirci subito in battuta quindi per non farci contrattaccare come sappiamo. Noi siamo stati bravi a reagire e a trovare le contromisure. Abbiamo cominciato anche a sporcare più palloni a muro e a recuperare qualche palla in più in difesa – fa notare Alborghetti – abbiamo pian piano acquisito fiducia che si è tramutata in carica”.
Ora sotto con gara 3 nella quale sarà vietato sbagliare ancora una volta approccio
“Ora ce la giochiamo in quest’ultima gara. Entrambe meriteremmo la promozione in serie A ma solo una la otterrà domenica e perché possa essere la Conad dobbiamo subito partire concentrati e aggressivi. Quando giochiamo con questa grinta diventiamo difficile da contenere. Non ci sono favorite – asserisce ancora il centrale – e, siccome potrebbe essere l’ultima partita della stagione, dobbiamo dar fondo ad ogni energia residua”.
Della stessa idea anche il numero 7 giallorosso
“Dobbiamo essere ordinati come possiamo e sappiamo essere, partire subito forte e non dar modo a loro di farci male perché sono forti e non perdonano. Abbiamo consapevolezza della nostra e della loro forza, consapevolezza di cosa dobbiamo fare e come dobbiamo farla. Dobbiamo ripetere per intensità e grinta la prova di Leverano”.
Confidando in un palazzetto capace di sostenere e incitare a dovere i giallorossi
“Per gara 3 serve che il palazzetto sia una bolgia giallorossa - osserva infine Alborghetti - e speriamo che quei tifosi che hanno vissuto con noi le emozioni di gara2 a Leverano, e ci hanno dato una grande carica, le trasmettano agli altri perché anche loro saranno indispensabili”.