Inquinamento. Legambiente: crescono i reati, 46 le infrazioni ogni giorno
Diciassette mila infrazioni contestate, per un aumento dell’8,5%. Sono i numeri del dossier di Legambiente 'Mare Monstrum', basato sul lavoro delle forze dell'ordine e delle Capitanerie di porto e presentato oggi in occasione della partenza dell'imbarcazione ambientalista Goletta Verde.
Il report, presentato questa mattina a Roma, ha messo in luce la media delle infrazioni: 46 al giorno. E crescono dell'8% rispetto allo scorso anno anche le persone denunciate e arrestate, sono 19.564; così come i sequestri, arrivati a 4.776, che segnano una crescita significativa in termini percentuali del 25,4%.
Quasi il 50% dei reati si concentra nelle quattro regioni ormai per consuetudine considerate a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Sicilia, Calabria), e che insieme al Lazio sono anche quelle che dominano la classifica nazionale. I reati più contestati sono quelli legati all'inquinamento delle acque e del suolo.
Il primato della classifica spetta alla Campania, in cui sono state registrate 2.715, ovvero il 15,9% del totale, così come quello delle persone denunciate e quello dei sequestri.
Al secondo posto c’è la Puglia, che scala una posizione rispetto al 2017, con il 12,3% dei reati, mentre scende di un gradino, ma resta sul podio, la Sicilia con il 12%.
Stabili, al quarto e quinto posto, ci sono il Lazio con il 10,3% e la Calabria con l'8,7%. Seguono, con numeri non trascurabili, la Toscana e la Liguria, con il 7,6% dei reati, e la Sardegna, con il 6,3%.
Il Molise scalza poi la Campania dal primo posto se si valuta il numero di reati per chilometro di costa, sommando ben 6,1 reati a chilometro (erano 5,8 nel 2017).