Contratti d’affitto col morto. Truffa all’Ue: sequestrato mezzo milione a imprenditori crotonesi
Ammonta a circa mezzo milione di euro il valore dei beni sequestrati nel crotonese dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'operazione denominata "Cronos" e scattata al termine di un’indagine economico-finanziaria.
Il provvedimento - emesso dal Tribunale pitagorico su richiesta della Procura della Repubblica - è scattato nei confronti di due imprenditori di Cutro e ha interessato delle disponibilità finanziarie presenti su vari istituti di credito, tra cui conti correnti e depositi bancari a loro intestati (per un importo di circa 87 mila euro), oltre a beni immobili (altri 430 mila euro) tra cui figurano due fabbricati e quattro terreni agricoli.
Le indagini svolte dalle fiamme gialle sono state indirizzate a verificare la legittimità delle percezioni di finanziamenti comunitari destinati al delicato settore della Politica Agricola Comune (i cosiddetti Pac).
L’acume investigativo dei finanzieri pitagorici, che hanno saputo utilizzare al meglio gli strumenti informatici e le banche dati, hanno portato ad accertare la presentazione di istanze di accesso ai fondi europei grazie all’utilizzo di contratti di affitto intestati a soggetti che sono risultati deceduti antecedentemente alla stipula. Dunque si tratterebbe di titoli di possesso praticamente falsi.
Il contrasto alle frodi nel settore spesa pubblica nazionale e comunitaria – spiegano dalla Guardia di Finanza – è “un obiettivo strategico di importanza fondamentale”, per di impedire la sottrazione indebita di risorse che sono invece destinate sostenere il tessuto economico produttivo e sano del Paese, e ovviamente mirano ad evitare la concorrenza sleale e a così tutelando gli imprenditori onesti e che rispettano le leggi.