Era scappato di casa per evitare l’arresto. Si consegna indagato nell’operazione Ares
Era scappato di casa per evitare l’arresto ma Cristian Pagano, 38enne di Rosarno, si è presentato spontaneamente al comando dei Carabinieri di Gioia Tauro, accompagnato dal suo legale.
Sull’uomo grava l’accusa di aver fatto parte dell’associazione promossa, diretta, organizzata e finanziata da Giovanni Battista Cacciola e da Rosario Grasso, 36enne, il cui fine sarebbe stato quello di importare nel territorio nazionale, dal Sud America, ingenti quantitativi di cocaina e, dalla Spagna, notevoli partite di hashish.
Le indagini svolte avrebbero permesso di definire le presunte responsabilità penali di Pagano, che secondo gli inquirenti avrebbe offerto all’organizzazione una serie di servizi funzionali al perseguimento degli scopi illeciti dell’organizzazione criminale.
Il 38enne avrebbe fornito in pratica del supporto logistico agli emissari della cosca inviati nei paesi dell’America Latina, specie in Colombia, dove avvenivano le trattative direttamente con i narcos dei cartelli colombiani.
I referenti delle cosce, inoltre avevano l’onere di curare tutte quelle mansioni necessarie ad inviare la droga nel vecchio continente, dove generalmente giungeva nei container spediti via mare e destinati negli approdi del nord Europa.
Pagano, sottoposta al fermo di indiziato di delitto, dopo le formalità è stata trasferito nel carcere di Reggio Calabria Arghillà.