Convegno teologico a Reggio, sette giorni «per difendere la Vita»
«Una settimana che ha permesso di fare sintesi in quello che è il cammino della Chiesa locale e universale circa le tematiche dell’etica, della bioetica e della teologia morale. Ma anche una settimana di proposte con lo sguardo rivolto al futuro, a partire dalle potenzialità che la chiesa reggina ha in materia di tutela della vita». Ecco la sintesi della settimana teologica secondo il direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose “Monsignor Zoccali”, Padre Pasquale Triulcio. Un calendario denso di appuntamenti e di ospiti di prestigio, uniti per sviscerare un tema comlesso: “Il Vangelo della Vita: gioia per il mondo e profezia di una nuova umanità”.
Temi bioetici e morali, ma non solo: il ricco cartellone ha visto susseguirsi, nelle giornate dal 4 al 7 luglio, gli interventi di esperti come la dottoressa Paola Pellicanò, del centro studi e ricerche per la regolazione naturale della fertilità al Policlinico Gemelli di Roma, Elena Cama, dirigente di pediatria a Desenzano del Garda ed esperta di salvaguardia della vita prenatale, Padre Gabriele Bentoglio, già membro del pontificio consiglio per la pastorale dei migranti. Accanto a loro, moltissime altre voci, molti altri esperti e studiosi, ma anche studenti e realtà locali che hanno dedicato alla difesa della vita tutta la propria “mission”, come il consultorio “P. Raffa e l’Avis comunale di Reggio Calabria.
Tre giornate nelle quali, grazie alla sinergia tra Issr, istituto teologico e Seminario “Pio XI”, si sono affrontati anche temi legati alla valorizzazione delle potenzialità della diocesi di Reggio-Bova, grazie alle testimonianze di figure come quella di suor Loriana Torelli del centro di ascolto della Caritas, di don Pietro Sergi dell’uffico diocesano per l’insegnamento della religione cattolica, del direttore dell’istituto teologico don Antonino Iannò, del direttore dell’ufficio famiglie don Simone Gatto - autore di un’interessante dissertazione che, in occasione del suo cinquantesimo anno, ha riletto la Humanae Vitae alla luce dell’Amoris Laetitia.
E ancora, per essere ascoltati dall’uditorio della sala “Mondello” del Seminario, sono intervenuti il direttore del consultorio “P.Raffa” Roberto Pennisi, il direttore della Caritas diocesana don Nino Pangallo, il professor Giulio Cipollone della pontificia università gregoriana, Vincenzo Petrolino, docente emerito dell’Issr e presidente comunità del diaconato in Italia. Anche la fase finale della vita ha avuto il proprio spazio con la relazione di padre Guidalberto Bormorini, inteso però come passaggio verso una dimensione escatologica e ingresso in una Vita più grande; una relazione arricchita dalla testimonianza del direttore dell’Hospice Via delle Stelle, Vincenzo Trapani Lombardo.
Le conclusioni, nella serata del 7 luglio, sono state affidate al professore di diritto civile all’università Mediterranea Attilio Gorassini, al docente dell’Issr Daniele Fortuna e allo studioso della Pontificia università gragoriaza Robert Cheaib, oltre che all’interessante dibattito con gli studenti Daniela Nucera e Gianluca Liserra.
«Il nostro obiettivo, – spiega ancora padre Pasquale Triulcio – di comune accordo con il direttore dell’Istituto teologico don Antonino Iannò, è stato quello, oltre a valorizzare le eccellenze della nostra diocesi, di realizzare l’idea dell’arcivescovo: puntare a una vita “unificata” di tutte le attività accademiche della nostra diocesi – come Issr, Istituto teologico, Biblioteca del seminario e tutte le altre – per creare un polo culturale che sia vivo e operativo nella nostra città».