Laureana di Borrello, secondo anniversario orchestra “Paolo Ragone”
Cambia, si rinnova, evolve ed affascina sempre più l’orchestra “Paolo Ragone” con i suoi settanta ragazzi, che “pendono” dai magistrali gesti della bacchetta di direzione del loro maestro Maurizio Managò, vero artefice di un progetto socio-culturale di eccellenza, che in musica aggrega, unisce, e li trascina in un crescendo di successi. Festeggiavano il loro secondo anniversario dalla costituzione del loro fantastico gruppo, in una chiesa Matrice gremita dei loro propri genitori, immancabili, e tanti sostenitori. Entrano le ragazze con i loro strumenti in mano con in ragazzi che gli vanno incontro con una rosa, una per ognuno di loro, in un gesto galante ed elegante, come dice l’editore di Reggio TV, Eduardo Lamberti Castronuovo, presente all’evento con una sua troupe. Eleganti quanto il loro modo di suonare, per intonazione raggiunta, per articolazione, per disciplina. “Un progetto importante, a detta di tutti”, dice la ragazza che legge il saluto iniziale, “che seppur bello, non può continuare solo con le proprie forze. Che ha bisogno del supporto e del sostegno di tutti, ognuno con le proprie prerogative, in modo che tutto continui e si traduca in crescita per tutto il territorio”. Un messaggio forte, importante, rivolto ai propri genitori, ai propri sostenitori, quasi consci del fatto che solo loro possono continuare a farlo, come stanno facendo, affinché questa loro necessità di esserci continui, a prescindere dalle luci dei riflettori, nella speranza che questo territorio senta la loro stessa necessità. Di questa necessità ne da atto il Sindaco Domenico Ceravolo, quando, rivolgendosi ai responsabili degli enti superiori, dice, “approfittate delle televisioni presenti, ascoltateli, guardateli questi ragazzi, e se sono testimonial di una Calabria che vogliamo, sosteneteli, bypassandomi, solo il nostro impegno non basta”. E non finiscono si stupire i ragazzi, in musica andando a toccare partiture di rara bellezza, da Verdi a Tchaikovsky alla musica moderna di Piovani ed in aggregazione, continuando il rapporto di amicizia con l’orchestra Lennon di Mirandola, ridente cittadina del Modenese, con cui si sono gemellati nel luglio scorso e che in questa occasione tre di loro sedevano insieme. Innovativo, probabilmente per il panorama bandistico nazionale, l’ingresso in organico di una sezione d’archi, con cinque ragazze che prendono posto, tra i flauti e i clarinetti, con il loro affascinante violoncello, determinando, definitivamente, in Italia, la trasformazione di quella che era la banda in quella che è la concert band, ad opera del maestro Maurizio Managò.