Infrastrutture, Lemma (Udc): “gravi i ritardi nel settore, garantito il nostro impegno”
“Non ci sarà futuro per la Città Metropolitana di Reggio Calabria senza investimenti reali e uno sviluppo concreto del sistema delle infrastrutture. Troppo gravi i ritardi e le inefficienze che continuano a registrarsi per una Città che dovrebbe aspirare ad avere un ruolo di snodo strategico per il Mezzogiorno e il Mediterraneo ”.
Lo sostiene la Commissaria Provinciale della Città Metropolitana dell’Udc Paola Lemma dopo lo studio di settore realizzato insieme a Corrado Savasta, dirigente dell’Autorità portuale di Messina, che da poco è entrato a far parte dell’Udc, arricchendo la squadra di tecnici che sta affiancando il partito nel suo lavoro sul territorio provinciale. Una squadra che affiancherà la commissaria Lemma nella stesura del programma in vista delle prossime scadenze elettorali.
“Sono tante e tali le anomalie e le arretratezze del sistema infrastrutturale della Provincia di Reggio – spiega Paola Lemma – che sarà necessario fin da subito affrontare il problema anche con gli altri partiti del centrodestra per trovare le possibili soluzioni e proporle agli elettori in vista della ormai imminente campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale. Per il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto è necessario un incremento della domanda, da cui discenda un incremento dell’offerta”.
“Pertanto, è prioritario riacquisire l’utenza peloritana perduta, riattivando il pontile dell’aeroporto ed istituendo un servizio di collegamento marittimo veloce con il porto di Messina in coincidenza con le partenze e gli arrivi dei voli, e con possibilità di effettuare il check-in nel terminal aliscafi del porto di Messina. Al fine di realizzare tutto ciò, dovrà essere istituita una nuova società di gestione dell’aeroporto, attraverso l’apporto di capitale misto pubblico-privato e con una gestione efficiente, professionale e trasparente, diversamente da quanto avvenuto in passato”.
“Il porto di Gioia Tauro – prosegue Paola Lemma - non può continuare a puntare tutto sul transhipment, settore nel quale porti esteri si sono già attrezzati adeguatamente. Bisognerà puntare su una vera integrazione con il territorio, commercialmente fiorente, al fine di implementare altre attività portuali. A tal fine, l’istituzione della Zes dovrà attrarre nuovi insediamenti produttivi anche attraverso una fiscalità di vantaggio. Per quel che attiene le infrastrutture ferroviarie, invece, è indispensabile che l’alta velocità sia prolungata sino a Reggio Calabria, dalla fascia tirrenica, ed implementata sulla jonica sino al basso adriatico ai fini di un collegamento ferroviario veloce Reggio Calabria-Taranto-Bari, unica soluzione atta a realizzare finalmente il naturale collegamento tra Calabria e Sicilia, da un lato, e la Capitale dell’Italia Sud-Orientale”.
“Non possono più essere procrastinati – conclude Paola Lemma – gli interventi di ammodernamento per la viabilità, così come a suo tempo aveva sottolineato l’Associazione dei sindaci dell’Area dello Stretto guidata dal presidente Roberto Vizzari. La SS106 dovrà essere trasformata in una vera autostrada, veloce e sicura, mentre Reggio e Gambarie dovranno essere collegati finalmente da una superstrada. Indispensabile un piano straordinario di manutenzione per mettere in sicurezza la viabilità provinciale”.