“Giovani, istituzioni e malaffare in Calabria” domani all’Unical
Si svolgerà domani alle 10, presso l’aula “Umberto Caldora” dell’Università della Calabria, il convegno “Giovani, istituzioni e malaffare in Calabria”, organizzato dalle associazioni culturali “Horus Scorpione” e “Il Sileno”. Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell’UniCal, prof. Giovanni Latorre, e del Preside della Facoltà di Scienze Politiche, prof. Guerino D’Ignazio, coordinerà i lavori Alberto Russo, presidente dell’Associazione “Horus Scorpione”. Interverranno Francesco De Pascale, presidente dell’Associazione “Il Sileno”, Arcangelo Badolati, caposervizio della “Gazzetta del Sud”, componente del Centro di documentazione e ricerca dell’Università della Calabria sul fenomeno mafioso, Claudio Cordova, giovane reporter di Reggio Calabria e autore del volume “Terra venduta” (Laruffa Editore). Darà, inoltre, il suo fattivo contributo il prof. Giacomo Panizza, docente di “Principi e fondamenti del servizio sociale” all’UniCal, Presidente della “Associazione Comunità Progetto Sud – Onlus” e Co-Direttore della Caritas Diocesana di Lamezia Terme. La sua storia è stata raccontata recentemente da Roberto Saviano, alla fine della terza puntata della trasmissione “Vieni via con me”, in cui Don Panizza dimostra che è possibile costruire un Mezzogiorno e una società diversi, elencando le cose che apprezza maggiormente del Sud. Seguirà la testimonianza dell’avvocato e giornalista Eduardo Meligrana, autore di un articolo recente su “L’Espresso”, commentato dal noto antropologo Luigi Lombardi Satriani che, su “Il Quotidiano della Calabria” ha affermato: “nel territorio vibonese, come ha notato Eduardo Meligrana in un lucido articolo dal significativo titolo: - Il Vibonese: l’inferno italiano -, si intrecciano malaffare, malasanità, criminalità organizzata e politica, in un vortice che non risparmia niente e nessuno”. Concluderà i lavori l’onorevole Angela Napoli, membro della Commissione Parlamentare Antimafia e della Commissione Giustizia, indicata da openpolis tra i deputati più operosi di Montecitorio, sempre in primo piano nella promozione della cultura della legalità.