Ordine dei Medici: V appuntamento del Corso di Management

Catanzaro Salute

Il finanziamento e la spesa del Servizio Sanitario Nazionale è stato il tema trattato nel V appuntamento del Corso Avanzato di Management Medico, organizzato dall’Ordine dei Medici di Catanzaro, presieduto dal dott. Vincenzo Antonio Ciconte.

L’incontro, svoltosi nella sala “C. Catuogno” dell’Ordine, è stato aperto dallo stesso Ciconte e dal dott. Pasquale Puzzonia, rispettivamente presidente e direttore del Corso.

È intervenuto il prof. Vittorio Mapelli, già professore associato di Economia Sanitaria alla facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano, che si è focalizzato sugli ultimi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale, analizzando cosa è cambiato nella modalità di finanziamento.

“Siamo passati – ha affermato il prof. Mapelli – da un modello contributivo, fino al ’97, basato sui contributi di malattia versati dall’azienda, a quello di imposte, dove sono le regioni che incassano direttamente i contributi trasformati in Irap e addizionale Irpef e, quindi, sono i consumi delle famiglie che finanziano la sanità.”

“Nessuna regione – ha specificato il professore - è autosufficiente nel finanziare la propria sanità. La Lombardia, che è quella più ricca, copre con le proprie risorse il 63% del fabbisogno di spesa, mentre il 37% viene dato dallo Stato, attraverso il meccanismo dell’Iva. Nelle regioni del Sud, le imposte regionali rappresentano circa il 10%, quindi, significa che il 90% delle risorse giungono dai trasferimenti dello Stato che, però, vengono usate male. Risulta, infatti, un alto tasso di mobilità passiva perché le persone preferiscono curarsi fuori. È vero che c’è la libertà di scelta del paziente ma non ha senso rivolgersi altrove anche per banali trattamenti. È necessario porre in atto politiche regionali per cambiare questa rotta.”

Il prossimo appuntamento con il Corso di Management sarà il 29 e 30 novembre con il dott. Luciano Fassari che relazionerà su “Com’è cambiata la comunicazione sulla salute in 40 anni di Servizio Sanitario Nazionale. Dal dottor Tersilli al dottor Google”.