Lsu/Lpu, niente fondi: Oliverio a Cgil, Cisl e Uil: “Non si può tornare indietro”
Preoccupazione per i lavoratori Lsu/Lpu: per questo il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha deciso di incontrare i segretari dei sindacati confederali.
La riunione si è concentrata sui 4500 Lsu-Lpu che come è noto sono impegnati prevalentemente nei Comuni per garantire servizi essenziali e presso altri Enti pubblici che operano nella regione.
I segretari confederali hanno espresso forte preoccupazione per la mancata copertura nella legge Finanziaria 2019, all’esame del Parlamento, dei 50 milioni di euro già allocati nelle leggi Finanziarie dal 2015 al 2018 e che hanno consentito, con la integrazione di circa 39 milioni del Bilancio della Regione, la contrattualizzazione dei 4500 Lsu-Lpu.
Le notizie che giungono da Roma in queste ore non sarebbero tranquillizzanti in quanto gli emendamenti proposti per la ricostituzione del fondo nella misura di 50 milioni non sono stati approvati dalla Commissione Parlamentare.
Oliverio ha fatto proprie le preoccupazioni dei rappresentanti sindacali e ha informato i segretari Confederali che la Giunta Regionale, in coerenza con gli impegni e le scelte operate in questi quattro anni, nel bilancio di previsione 2019 proposto ed approvato ha deciso di storicizzare le risorse (39 milioni di Euro) da destinare a garanzia del lavoro e della stabilizzazione di 4500 Lsu- Lpu della Calabria.
I rappresentanti Confederali hanno espresso soddisfazione per la scelta compiuta dalla Giunta Regionale ed hanno chiesto al Presidente pieno sostegno alle iniziative programmate nei confronti del Governo e del Parlamento affinché siano garantite le risorse (50milioni di Euro) come negli anni passati, al fine di garantire i servizi da parte dei Comuni e degli Enti interessati e portare avanti il processo di stabilizzazione.
“Stiamo lavorando con coerenza sin dal mio insediamento alla guida della Regione – ha detto il Presidente Oliverio - per garantire il lavoro e realizzare la stabilizzazione di oltre 4500 lavoratori che consentono l’espletamento di servizi essenziali nei Comuni calabresi. Mi auguro che Governo e Parlamento consentano di evitare ritorni indietro.
Abbiamo deciso sin dal primo gennaio 2015 di consentire con 39 milioni del Bilancio regionale la garanzia del lavoro. Risorse che abbiamo deciso di storicizzare nel bilancio 2019, che proprio oggi abbiamo portato alla approvazione della Giunta. Il mio sostegno alle iniziative delle organizzazioni sindacali, dei Sindaci e dei lavoratori per la stabilizzazione di questi lavoratori è pieno ed incondizionato. Il piano avviato quattro anni fa non può essere messo in discussione. 4500 lavoratori con le rispettive famiglie non possono essere risospinti nella incertezza ed i servizi dei comuni ai cittadini non garantiti.”