Successo per lo show di Teresa Mannino
Due ore di grande comicità e leggerezza dove l’attrice siciliana Teresa Mannino, ieri sera al teatro Cilea con lo spettacolo Sento la terra girare, evento di punta della kermesse teatrale dellOfficina dellArte di Peppe Piromalli, ha fatto un’attenta analisi in cui verte l’uomo e il Pianeta Terra toccando argomenti come il consumismo sfrenato, le manie di grandezza, l’inquinamento ad ogni costo.
Uscita da un armadio adagiato sul palco, Teresa rompe il ghiaccio dialogando con il suo pubblico: Ma quanti siete? Avete pensato vado a vedere la Mannino per ridere e invece no. Ora vi leggo la poesia Disattenzione di una poetessa polacca Wislawa Szymborska premiata con il Nobel per la letteratura nel 1996 e così vi rilassate un po’, vi addormentate.
Il pubblico ride, è travolto dal lungo susseguirsi di battute e di argomenti legati all’ambiente sapientemente illustrati da Teresa che spiega come si tende a far passare un prodotto per nocivo se utilizzato in un modo, salvo poi consumarlo in misura sproporzionata come fosse un toccasana. L’attrice siciliana è un fiume in piena, parla di frigoriferi, climatizzatori, pulizie in casa, tutti argomenti del quotidiano che abbracciano però in modo tangibile e diretto, il mondo che ci circonda e la sua triste camminata verso una distruzione prossima che va evitata. Nessun catastrofismo cosmico ma una indovinata sequenza di battute che, alla fine, invita a riflettere.
La Mannino sa, dunque, che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo: “gli animali si estinguono a un ritmo allarmante, come quando sono spariti i dinosauri 66 milioni di anni fa. Nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri, che paguri. Legge che non cè più, acqua da bere e aria da respirare. Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vede la pubblicità del filo interdentale per cani. Segno certo pensa - che stiamo per estinguerci al ritmo di zumba! Ma si parla sempre d’altro, di posteggi per mamme etero, di tablet a scuola, di ascolti televisivi, di fake news e di bonus bebè. Una volta uscita dall’armadio, Teresa scopre che il mondo va a rotoli, rotoli di carta igienica, ma ancora possiamo salvarlo.
Servono delle strategie: non usa più rotoli, di nessun tipo, chiude lacqua mentre si insapona, tiene spente le luci dellalbero di Natale, vende la macchina e si crea un orto sul balcone. Ma questo servirà a migliorare la situazione del pianeta o le complicherà solo la vita?
Di sicuro, ieri sera al teatro Francesco Cilea, l’istrionica Mannino ha regalato una pura riflessione sulluomo inteso come umanità intera, unico responsabile del fatto che ha da sempre modificato la natura per i suoi interessi. Quello che oggi manca alla comunità, o che non vuole vedere, è la consapevolezza dei problemi creati per egoismo e, pensando sempre di poterli risolvere, l’uomo non comprende che se non si adopera ora a risanare il suo sistema questo presto lo abbandonerà. Calano le luci, il sipario si chiude ma restano in sala gli applausi rumorosi per un’attrice che, da sola, è riuscita a colmare il vuoto cosmico. E stasera Teresa sarà in scena al teatro Politeama di Catanzaro e giorno 6 Gennaio al Rendano di Cosenza, ovviamente per siglare altri due sold-out.