Legge Delrio: Reggio, incontro a Milano per stilare una proposta condivisa di modifica
Il 28 gennaio 2019 presso Palazzo Isimbardi, Sede della Città Metropolitana di Milano si è tenuto un incontro per stilare, entro la metà del mese di febbraio prossimo, una proposta condivisa per addivenire ad una sostanziale modifica della legge “Delrio”.
La Città Metropolitana di Reggio Calabria è l’ente individuato dal coordinamento metropolitano per scrivere la proposta normativa. Alla riunione milanese era presente, in rappresentanza del Sindaco Falcomatá, l’Avvocato Riccardo Mauro, vicesindaco dell’ente al lavoro sulla tematica nazionale insieme ai rappresentanti delle Città Metropolitane di Venezia, Bologna e Milano.
“Sin dal nostro insediamento chiediamo con forza di modificare la legge di istituzione delle città metropolitane - ha affermato il vicesindaco. Abbiamo analizzato svariate criticità. Innanzitutto, i territori non possono essere chiamati in causa solo nelle sporadiche convocazioni delle conferenze metropolitane. Il legislatore, inoltre, deve trovare un modo per dare maggiore rappresentatività per le diverse aree metropolitane all’interno del consiglio. Ad oggi, infatti, vige una sorta di “isolamento” delle periferie che non hanno ancora percepito la presenza delle Città Metropolitane: la legge va riformulata per palesare in maniera opposta questa percezione.
Alla stessa stregua richiediamo con forza che il Sindaco Metropolitano possa dotarsi di una Giunta: senza un esecutivo è impossibile amministrare solo con atti monocratici sindacali anche perché in questi nuovi enti, qualora la legge restasse immutata, la politica cederebbe il passo alla burocrazia a causa dell’”isolamento” del Sindaco Metropolitano.
Il legislatore deve individuare specificatamente quali funzioni debbano svolgere le città metropolitane rispetto alle regioni senza lasciare il tutto ad un accordo tra enti, che nei fatti si è dimostrato talvolta impossibile da trovare: come si può riuscire a pianificare, specialmente con obiettivi ad ampio raggio temporale se è di fatto impedita la gestione di settori fondamentali quali trasporto pubblico locale, turismo, lavoro e cultura?
Abbiamo chiesto – evidenzia il vicesindaco Mauro – interventi economici strutturali e pluriennali soprattutto per le due funzioni fondamentali: strade e scuole.
Il legislatore nel 2014 ha di fatto creato un nuovo ente tagliando radicalmente le risorse con la conseguenza che nel 2018, per fare un esempio, il contributo dello stato per le “strade” è stato di poco superiore al milione di euro a fronte dei quasi quindici milioni che venivano concessi alla vecchia provincia fino a qualche anno fa con la conseguenza “fattiva” derivante dall’impraticabilità delle strade ed i derivati rischi consequenziali per i nostri cittadini.
L’auspicio è che i nostri intenti programmatici possano avere un giusto riscontro, altrimenti ed in tutta onestà - sottolinea il vicesindaco Mauro -sarà difficile non fare rimpiangere ai cittadini le vecchie Province”.