Mala depurazione. Scarichi al suolo e nei torrenti, tre impianti sequestrati nel cosentino
Dopo il sequestro di lunedì sorso di sette depuratori nel cosentino (LEGGI) i carabinieri della forestale di Montalto, Cerzeto, San Sosti e Fagnano hanno sequestrato oggi tre impianti a Montalto Uffugo denunciando anche i responsabili del Comune per l’ipotesi di reato di violazione alla normativa ambientale.
I militari hanno eseguito un controllo scoprendo come alcune fosse biologiche nelle frazioni di Commicelli e Santa Maria Castagna non avessero l’autorizzazione allo scarico. Inoltre, gli impianti non risponderebbero alla normativa di settore quanto a struttura e funzionamento.
In pratica, attraverso una conduttura interrata, i liquami finivano nelle vasche senza che subissero alcun trattamento, riversandosi poi sul suolo e nel sottosuolo raggiungendo i torrenti presenti della zona, che appartengono al bacino idrografico del fiume Crati.
Quanto al depuratore della frazione Parantoro quest’ultimo è risultato invece senza l’autorizzazione allo scarico, senza energia elettrica e praticamente in un totale stato di abbandono.
I forestale hanno scoperto anche qui che lo scarico avveniva sia sul suolo, attraverso una condotta nel torrente Ferrero. Il settore manutenzione, al momento del controllo, non aveva la documentazione per la gestione dei rifiuti e i formulari identificativi del rifiuto prodotto dal ciclo di depurazione delle acque reflue per questi impianti.
Per il depuratore di località Vaccarizzo è stata elevata una sanzione amministrativa per l’assenza dell’autorizzazione allo scarico.