Continua la rivoluzione toponomastica del Comune di Reggio
Continua il percorso di rinnovamento e di recupero dell'identità cittadina attraverso il riordino della toponomastica comunale promosso dall'Amministrazione comunale di Reggio Calabria. La Giunta comunale di Reggio Calabria ha approvato infatti nei giorni scorsi, d'intesa con le proposte avanzate dalla Commissione Toponomastica guidata dal Presidente Giuseppe Cantarella, l'intitolazione di una lunga serie di luoghi della città a fatti e persone che, per il loro significato e per i loro impegno storico, civile, culturale, politico o artistico hanno contribuito alla formazione dell’ossatura democratica del nostro Paese.
Le denominazioni scelte sono peraltro il frutto di un percorso di partecipazione che ha previsto, tra le altre cose, diversi incontri aperti, audizioni e riunioni territoriali, finalizzate a condividere con i cittadini le linee guida indicate per le intitolazione successivamente adottate dalla Giunta. Giro di vita molto importante nel quartiere di Arghillà dove la toponomastica cittadina assume un valore ancora più importante, considerando la necessità di avere, per motivi di sicurezza, riferimenti certi di vie e piazze, ma anche al fine di rinforzare l'identità di un quartiere che, grazie ad una rinnovata sinergia tra associazioni territoriali e istituzioni, ha avviato un percorso di rinascita, anche sotto il profilo identitario e di recupero del senso civico e del rispetto del bene comune.
Cosi, il vialone delle cooperative e della chiesa di Sant’Aurelio Vescovo sarà intitolato a Corrado Alvaro, scrittore calabrese del ‘900, ed il tratto di strada che ne segue porterà il nome di Mario La Cava, scrittore di Bovalino che ha dedicato la sua produzione letteraria agli emarginati della società contadina calabrese. Al Palmento Cotronei, testimonianza dell’antica destinazione agraria di Arghillà grazie ai terreni dell’omonima famiglia ubicati in prossimità di queste strade, verrà intitolata la porzione stradale che alla rotatoria del deposito Anas.
“Piazza Cosmo”, invece, diventerà “piazza dell’integrazione fra i popoli” e, da qui, si snoderà verso Ecolandia con la denominazione via Umberto Zanotti Bianco, ambientalista, archeologo, fondatore di “Italia Nostra”, nominato Senatore a vita nel 1952 dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Da qui, seguirà la via intitolata alla costituzione del i gennaio 1948. Ed da Piazza Don Italo Calabrò, lo spazio a margine verso Est, dove insiste una sorta di anfiteatro, diventerà largo Carlo Verardi, magistrato reggino che esercitava a Bologna e direttore del Centro studi del Consiglio superiore della Magistratura. Seguendo la nuova Via Umberto Zanotti Bianco, quindi, la strada che conduce poi al parcheggio di ingresso di Ecolandia e poi diventa stretta e tortuosa in discesa verso Via dei Monti, ricorderà per sempre Edward Lear, lo scrittore londinese che appartiene a quel gruppo di viaggiatori stranieri che visiteranno la Calabria nell’800, producendone descrizioni che sono rimaste dei capolavori letterari.
La strada di accesso al parco ecologico di Arghillà, invece, sarà per Alexander Langer, ambientalista altoatesino, tra i fondatori del movimento dei Verdi in Italia, attivo a livello europeo, pure per il suo incarico di Eurodeputato. La prosecuzione di Via Langer, verrà intitolata al Palmento Cartisano, la cui omonima famiglia deteneva alcuni terreni ed un bellissimo palmento anche in questo caso a testimonianza dell’antica vocazione agraria del quartiere nord della città.
La parte di strada che sorge alle spalle del Centro polifunzionale attraversando i comparti di case popolari, ricorderà Francesco Saverio Nitti, già presidente del consiglio ed più volte Ministro, esimio meridionalista che affrontò le tematiche della Questione meridionale in apprezzate opere. E proprio il tema del Meridione occuperà uno spazio importante nella rimodulazione della toponomastica cittadina. Nasceranno, infatti, via Leopoldo Franchetti e via Sidney Sonnino, autori di una fondamentale opera di analisi delle condizioni della Sicilia all’indomani della proclamazione del Regno d’Italia. Una via porterà il nome di Giustino Fortunato, fondatore dell’Associazione per gli interessi del Mezzogiorno, ed attivo, con apprezzate pubblicazioni ed incisivi interventi in Parlamento, a sostegno della problematica dell’arretratezza del Meridione da Deputato e Senatore del Regno d’Italia. Verrà riconosciuta una via anche a Rodolfo Morandi, economista, meridionalista e fondatore dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, così come per Pasquale Villari, deputato e senatore del Regno d’Italia ministro per la Pubblica istruzione, intellettuale che si occupò della Questione Meridionale concentrando la sua attenzione sulle condizioni della criminalità nelle regioni meridionali quale ostacolo alla libera iniziativa imprenditoriale economica. In questo contesto, non poteva mancare il riconoscimento ad uno dei più grandi meridionalisti della storia: via Gaetano Salvemini sorgerà nella strada che da Piazza Don Italo Calabrò si dirige verso il comparto circondandolo tutto. Salvemini fu economista, fine intellettuale, convinto assertore della lotta per l’abolizione del latifondo, per una riforma agraria che privilegiasse la piccola proprietà contadina. Anch’egli fu Deputato del Regno d’Italia.
Una via sarà intitolata a Don Luigi Sturzo, meridionalista che esplicò il proprio pensiero attraverso la diffusione della sua idea di promozione della cooperazione e dello sviluppo della piccola e media industria, legata alle condizioni agrarie del Sud. Venne nominato Senatore a Vita dal Presidente Luigi Einaudi. Ed ancora: la strada parallela verso nord alla Via Leopoldo Franchetti sarà via Ezio Vanoni, economista di alto profilo, senatore della Repubblica, più volte Ministro delle Finanze, del Bilancio, e del Commercio con l’Estero. Vanoni è passato alla storia per il suo Piano decennale di sviluppo dell’Italia, presentato nel 1951, in cui, fra gli obiettivi, vi era la riduzione del divario Nord-Sud.
Spostandoci verso il centro della città, in coerenza con la presenza del parco archeologico adiacente, la via che attualmente è denominata Via Trabocchetto Terzo (da Via Reggio Campi I tronco a Via Reggio Campi II tronco) sarà intitolata a Paolo Orsi, archeologo che operò per lunghi anni a Reggio Calabria ed a Locri, Direttore della Sovrintendenza Calabra per gli Scavi. La porzione stradale che dalla Bretella Calopinace conduce a Via Sant’Anna-Piazza Sant’Anna, trasversale a Via del Gelsomino, sarà invece intitolata a Giorgio La Pira, importante politico e docente italiano, proclamato dalla Chiesa cattolica venerabile.
Pure Nicola Siles avrà una via. La strada che attualmente si chiama Traversa prima Scagliola, su Via Ravagnese, sarà infatti intitolata al primo Sindaco eletto della città di Reggio Calabria dopo l’avvento della Repubblica, in coerenza con il criterio della intitolazione delle strade di questa zona ai primi cittadini della Città. La via Vittorio Barone Adesi, anch’egli sindaco tra gli anni ‘50 e la seconda metà dei ‘60, prenderà il posto della Traversa seconda Scagliola. Un altro sindaco avrà una via con “nome e cognome”: Traversa Mannino, che va da Viale Amendola a Via Aliquò-Lenzi, diventerà via Domenico Mannino. Si elimina, in questa maniera, una denominazione non conforme mantenendo il toponimo.
La strada che attualmente è denominata Traversa privata Bolani, da Via Nicola Miraglia a Corso Matteotti, diventerà via Salvatore Quasimodo, il premio nobel per la letteratura nel 1959. Il piazzale adibito a parcheggio al Cedir (lato est) sarà Piazzale Francesco Giurato, in memoria dell’apprezzato avvocato e giurista del foro reggino.
Domenico Solendo, funzionario comunale del settore Circolazione e Traffico, che in vita si è occupato del nuovo piano di circolazione per la città di Reggio Calabria tanto da essere insignito del premio nazionale “Aci segnalazioni stradali”, avrà la sua via per sostituire la strada attualmente denominata genericamente Traversa privata Petrara e che va da Via Vallone Petrara a Via Cardinale Gennaro Portanova. Diramazione Rausei, la strada che da Via Cardinale Portanova a Via Vallone Petrara, si trasformerà in via Antonino Cutruneo, primario di Pediatra Emerito degli Ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria, colui che ha istituito la Divisione di Pediatria nel 1959 espletando il suo ruolo con alto senso di responsabilità ed umanità.