Territorio e paesaggi al centro della rassegna “Le vie della seta”
La rassegna, con sottotitolo “Le vie della seta. Transumanza. Medioevo e ruralità” arriva a Catanzaro, Capoluogo di regione.
Presenti alla conferenza stampa Ivan Cardamone e Marco Polimeni, rispettivamente assessore alla Cultura e Presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Andrea Perrotta dell’Associazione Eos Sud, promotrice del progetto, e Domenico Gallelli, sindaco del Comune di Zagarise.
Si parte domani alle 18 con una serie di appuntamenti che si terranno nelle sale del Complesso Monumentale San Giovanni, e con la proiezione in anteprima del documentario dal titolo “‘E sìta. Il giardino moràto - Catanzaro tra medioevo ed età moderna” che intende far rivivere la memoria autentica di Catanzaro che lega la sua storia, fin quasi dalle origini, alla fibra preziosa della seta, ai numerosi orti urbani e ai disegni dei celebri damaschi.
Alla presentazione del video – un’esperienza immersiva con ricostruzioni in 3D della Catanzaro di un tempo – seguirà il 10 maggio, alle 16, un convegno dal tema “Catanzaro, un crocevia di culture pacificamente insieme”. A fornire i propri contributi storico-critici sono gli archeologi Francesco A. Cuteri ed Alfredo Ruga che, insieme agli studiosi Oreste Sergi Pirrò e Sarah Procopio, raccontano quel “filo rosso” che unisce la storia della città alla produzione serica e che vide Catanzaro rapportarsi con le maggiori realtà manifatturiere nazionali e internazionali. L’11 e 12 maggio, nelle Gallerie del San Giovanni a partire dalle 17, si terranno, infine, laboratori didattici e attività ludiche per ragazzi ispirati al tema della moda medievale a Catanzaro.
Attenzione rivolta quindi attorno a tematiche come territorio e paesaggio, borghi e centri storici, storia e tradizioni locali su cui si fonda l’idea di uno sviluppo integrato e sostenibile. “L’obiettivo – ha detto Andrea Perrotta di Eos Sud - è quello di dare vita ad un grande evento culturale, promuovendo e valorizzando i saperi e il recupero delle tradizioni e delle memorie locali. E’ importante che tra le generazioni più anziane e quelle più giovani si alimenti un dialogo ed uno scambio reciproco di esperienze, in un contesto di divulgazione e valorizzazione delle identità da conservare e salvaguardare”.
Dalla voce delle istituzioni è emerso, infine, il valore aggiunto dell’abbraccio tra i territori coinvolti che hanno dato vita ad uno scambio positivo di esperienze con l’obiettivo di alimentare la crescita culturale e produttiva dell’area centrale della Calabria.