Bando “Business Ideas”, Ferro (FDI): come previsto Calabria condannata a pagare oltre 3 mln
“Esattamente due anni fa avevo denunciato anche attraverso la stampa il rischio, al quale il governatore Oliverio aveva esposto i calabresi, di un risarcimento da oltre tre milioni di euro nei confronti del raggruppamento di imprese danneggiate dall’assurda decisione di definanziare il progetto “business ideas” destinato agli studenti di età compresa tra 16 e 28 anni residenti in Calabria, dopo che era già stato stipulato il contratto. Purtroppo, è il caso di dire, avevo ragione”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia, on. Wanda Ferro, commentando la notizia della sentenza con cui il tribunale di Catanzaro ha condannato la Regione Calabria al pagamento di oltre 3,2 milioni di euro nei confronti della capofila Isim, quale mandataria del raggruppamento di imprese, e dell’indagine avviata dalla procura che avrebbe già portato al sequestro del carteggio sul bando da parte della Guardia di finanza.
“Ricordo che il 22 giugno 2015 era stata effettuata l’aggiudicazione del bando, il 4 novembre è stato stipulato il contratto ed il 1 dicembre, meno di un mese dopo la stipula del contratto, la giunta regionale ha deliberato di definanziare il progetto attraverso la delibera n. 503 del 1 dicembre 2015, pubblicata sul Burc dopo circa tre mesi dalla sua adozione, con la quale la giunta regionale ha rimodulato il piano dei fondi PAC ed ha autorizzato il Dipartimento Bilancio a ridurre il capitolo di spesa relativo all’azione “business ideas” ed iscrivere le somme sul Fondo Unico Pac.
Al di là dei tecnicismi ed a prescindere dalle ragioni che hanno indotto la giunta regionale a rimodulare i fondi Pac, era sembrato subito evidente come, per via di un contratto già stipulato, la Regione avesse già assunto impegni giuridicamente vincolanti che, evidentemente, non hanno formato oggetto di alcuna valutazione sulle possibili conseguenze, tanto da arrivare oggi ad una pesantissima condanna da parte del Tribunale. Un altro esempio di cattiva amministrazione delle risorse pubbliche e della scarsa considerazione che la giunta Oliverio dedica non solo al mondo dell’impresa, ma anche ai progetti di formazione destinati ai giovani calabresi”.