Droga: arrestato, “a Milano è tutto in mano ai calabresi”
"In Italia e' tutto comandato da siciliani e calabresi. A Milano per esempio e' tutto in mano ai calabresi". Così Marcello Sgroi, 58 anni, uno degli arrestati nell'operazione antidroga che ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di cocaina, si rivolge a un componente di un cartello colombiano con cui stava trattando per l'acquisto dello stupefacente. Secondo quanto accertato dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, che hanno portato in carcere 15 persone, Sgroi aveva organizzato una compravendita di 1.130 Kg di cocaina che dalla Colombia sarebbe dovuta arrivare in Italia transitando dalla Polonia. A comprare parte del carico alcuni soggetti collegati a cosche della Locride e della piana di Gioia Tauro, fra cui Marco e Antonino Paviglianiti di 26 e 58 anni. La droga sequestrata a Varsavia avrebbe dovuto raggiungere l'Italia a bordo di tir e sarebbe poi finita sul mercato dello stupefacente nelle piazze a nord di Milano. I militari hanno condotto oggi diverse perquisizioni di cui sette in Calabria. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno anche accertato episodi di corruzione a carico della famiglia Paviglianiti: alcuni di loro avevano corrotto un medico nel carcere di Spoleto affinché firmasse certificati medici favorevoli a familiari rinchiusi in quella casa circondariale.