Infermieri precari al Gom, Direzione precisa: “declinate nostre soluzioni”
“La notizia della cessazione dal servizio di personale infermieristico a tempo determinato presso il Grande Ospedale Metropolitano ha avuto una risonanza mediatica che rende necessarie alcune precisazioni da parte della Direzione Aziendale”.
La direzione precisa che: “il personale destinatario della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro al 31 dicembre 2019, peraltro inferiore al numero riportato dalla stampa, non rientrava nel personale precario avente diritto al trattenimento in servizio fino all’espletamento delle procedure concorsuali oggi bloccate per un contenzioso amministrativo al Consiglio di Stato – dichiara inoltre di aver segnalato – al Commissario ad acta per il Piano di Rientro la necessità di aumentare l’organico aziendale per diverse figure professionali e, soprattutto, per gli infermieri. Ciò in considerazione dell’incremento dei livelli delle attività erogate nell’ultimo triennio, sia in termini qualitativi che quantitativi”.
La soluzione proposta al Commissario ad Acta ha riguardato “l’incremento rapido del personale infermieristico finalizzato ad autorizzare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato per almeno sei mesi per coprire sia le unità autorizzate con il D.C.A. n. 135/2019 sia le unità che nel 2019 erano andate in pensione, superando, pertanto, il blocco delle assunzioni ancora oggi vigente nel Sistema Sanitario calabrese. Tale richiesta, strutturata in modo tale da garantire all’ospedale ed al personale un rapporto lavorativo più duraturo, non veniva riscontrata dalla Struttura Commissariale che, invece, accordava, con una nota pervenuta a pomeriggio inoltrato del 31 dicembre, solo la prosecuzione dei rapporti lavorativi oggi in essere fino al 29 febbraio 2020”.
“La Direzione intende infine segnalare, che in più occasioni, l’ultima il 18 dicembre u.s., ha comunicato alla Struttura Commissariale per il piano di rientro la necessità di incrementare il personale ospedaliero chiedendo la copertura nell’immediato di almeno 47 unità di diversi profili professionali, a fronte delle 101 unità precedentemente autorizzate, e per cui in atto le procedure di assunzione sono state bloccate dalla stessa Struttura per la mancata validazione dei relativi D.C.A. da parte dei tavoli ministeriali”.