Crotone: i ragazzi di “Ioresto” bonificano l’orto botanico di via Tellini
Ignazio Mormino, milanese, giornalista de “La Notte”, ospite a Crotone in occasione del il “Premio Internazionale di Pittura” (1969), passando per via Tellini, rimase sorpreso del Giardino comunale realizzato su piano elevato, perimetrato su due lati dalle mura del castello di Carlo V. Un “gioiello” tutto verde, arricchito dallo stemma imperiale di Carlo V e di Don Pedro da Toledo, in rilievo e collocato sulla parete angolare, in alto.
Una serie di foto ed il commento approfondito del giornalista milanese, incantato da quell’angolo, e dall’Asilo infantile, gestito da suore, con il vocio e il gioco dei bambini che rendevano allegro il giardino.
Una bella realtà fisica, che durerà fino a quando, come nella favola il “Gigante egoista”, il Comune fa demolire l’Asilo e affida ad altri la gestione dello spazio, permettendo la realizzazione di un chiosco-bar in ghisa, con l’utilizzo dello spazio verde, non attivo. E il complesso si trasforma in una discarica a cielo aperto.
Rifiuti di ogni genere, siringhe lasciate da tossici e vandalismo, testimoniano lo stato di assoluta incuria e degrado, che si allarga alla struttura architettonica di recinzione, in più zone crollate.
La sicurezza è zero, nonostante l’intervento di volontari che cerano di ridare al luogo l’identità perduta. Ultimo intervento è dell’associazione “Io resto” che ha voluto dare “un senso e una voce” a quel luogo degradato, al centro della città. La voce diventa autorevole quando si affiancano volontari, a dimostrazione che il “senso di appartenenza” è la partecipazione del proprio valore e amore personale in un contesto che appartiene a tutti.
Il presidente di “Io resto”, Giovanni Pitingolo, un giovane avvocato, ha rimarcato che in “questa operazione di bonifica, il merito non va solo ai promotori, ma a quanti hanno partecipato all’iniziativa, che fa parte degli obiettivi, di decoro urbano, senza collegamenti ad alcun simbolo politico”. Tutti connessi, uno con l’altro, in questa avventura per mettere le proprie radici alla città di appartenenza: maniche rimboccate, guanti, cuore, facoltà, mente e forza, con la voglia di risanare un luogo lacerato da mille ferite, compreso il “distacco” che il Comune manifesta.
L’annunciata idea era di “far vivere i luoghi storici di Crotone” e, bonificando il giardino di via Tellini chiamato impropriamente “orto botanico”, ci sono riusciti con merito, senza infrangere la legge e con l’intervento dall’Akrea, che ha messo a disposizione i mezzi per l’operazione di smaltimento del materiale da portare in discarica. Rinvenuto uno zatterone di cemento-abusivo (?) di oltre venti metri quadrati con tracce elettriche e di fogna, nella parte centrale dell’area ripulita, che richiede un intervento di demolizione o di verifica da parte dei tecnici del Comune.
I ragazzi, arrisi da una giornata di sole, hanno ricevuto l’approvazione di quanti abitano in quella zona, che sperano in una messa in sicurezza delle opere crollate, la demolizione dello zatterone di cemento, e una definitiva bonifica con il ripristino del “Giardino Botanico” come cantiere par la conservazione di alcune biodiversità. Un segnale forte per questi giovani che amano Crotone e vogliono restarci.