Ferramonti, vicesindaco Tarsia: risolto un atto pendente da oltre 2 secoli
“Con l’atto di conciliazione registrato in data 13.02.2020, si conclude uno straordinario iter legato al demanio Ferramonti. Bisogna ricordare che il demanio Ferramonti è un terreno di natura ex feudale del Principe di Tarsia, pervenuto al Comune di Tarsia con esecuzione della Sentenza della Commissione Feudale del 26/06/1810.”- Lo scrive in una nota il Vicesindaco di Tarsia, Cristian Barone
“Con Ordinanza del 30 aprile 1810, - informa Barone - il Commissario Re, Giuseppe Galdi, assegnò in promiscuità ai Comuni di Tarsia e Spezzano Albanese la metà del Demanio Ferramonti che con verbale del 15/05/1812 veniva diviso equamente tra il Comune e l’ex Feudatario di Tarsia dall’Agente Ripartitore Giovanni Antonio Tarsia. Nel 1927 il Comune di Spezzano Albanese si immise nel possesso di una zona del bosco Ferramonti (come venne stabilito nel verbale di divisione del 15 maggio 1812), al fine di concederla in fitto a tal Palma Francesco, istaurando un contenzioso con l’apponente Comune di Tarsia. Nel 1929 seguirono trattative amichevoli che si risolsero con una conciliazione fra i due Enti davanti al Commissario Regionale degli Usi Civici di Catanzaro in virtù del quale Tarsia conserverebbe la zona occupata nel Demanio Ferramonti fino dal 1812, procedendo allo scioglimento di promiscuità tra i due Comuni, indicando in Ha 23.69.09 la porzione del demanio distaccata in favore del Comune di Spezzano Albanese.”
“Le date dimostrano - si legge - come quanto portato a termine nei giorni scorsi è di certo uno straordinario lavoro che ristabilisce le reali proprietà e di fatto apre un nuovo scenario. Non è da escludere che la mancata urbanizzazione di un’area a ridosso dell’uscita Autostradale che mai di fatto ha visto la luce è imputabile ad una problematica che irrisolta ha creato comunque tante difficoltà nell’insediamento produttivo. Questo è da considerarsi un primo passo a cui faranno seguito uno studio e una progettazione che si concentreranno soprattutto sull’aggiornamento e sulla regolarizzazione dei vari livellari che ci permetteranno di mettere definitivamente ordine su quella che è una zona che merita particolare attenzione per diverse opportunità di crescita e sviluppo oltre il valore storico culturale che essa già rappresenta.”
“Non posso - conclude Barone - non ringraziare l’Ufficio Tecnico, l’amministrazione del comune di Spezzano e soprattutto il lavoro svolto dal Geom. Luci Ferdinando, esperto in materia, per l’obiettivo raggiunto in perfetta sinergia ottenendo così uno straordinario risultato che fino a qualche anno fa sembrava una storia destinata a restare “Non scritta”.”