Minacce su Facebook: solidarietà al sindaco di Corigliano Rossano

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Flavio Stasi

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” “ha appreso con sgomento, da notizie di stampa (LEGGI QUI), che il Sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stadi è stato fatto oggetto di gravi minacce via social.”

“L’Associazione, - si legge in una nota - nello stigmatizzare il grave fatto, auspica che sull’episodio possa essere fatta piena luce e coglie l’opportunità di esprimere al Sindaco di Corigliano Rossano tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Questa vicenda rappresenta, in ogni caso, un inquietante attacco alle libertà democratiche e alla capacità di azione che un Sindaco deve avere per rappresentare al meglio e con la necessaria serenità le istanze dei cittadini, da cui è stato chiamato a ricoprire ruoli di carattere istituzionale.”


Piena solidarietà a Flavio Stasi. Le minacce alla sua persona sono un attacco al vivere civile e democratico che la sua amministrazione ed il suo impegno personale sta mettendo in campo per la crescita culturale, sociale ed economica della grande città Corigliano Rossano.” - Lo scrive in una nota stampa Giuseppe Regina, sindaco di Mormanno -

“Sempre più spesso - scrive Giuseppe Regina - giovani amministratori, protagonisti di un grande riscatto dei territori in cui sono impegnati in prima persona, sono oggetto di pesanti minacce che provano ad indebolirne l'impegno. Non sarà così per il Sindaco Flavio Stati che non si lascerà fiaccare nel suo impegno per la comunità che lo ha scelto come guida politico amministrativa e non dovrà essere così per tutti coloro che prima, e purtroppo dopo di lui, riceveranno pesanti insulti e avvertimenti di stile mafioso.”

“Tutti noi - si legge infine - dovremo fare fronte comune nel sentirci parte di un'unica grande realtà territoriale che si aiuta e si autodetermina per il bene, non lasciando a nessuno il diritto di alzare il tono del linguaggio, della minaccia, della paura. Come amministratori impegnati in prima linea ogni giorno dovrà arrivare sempre forte il coro della nostra indignazione verso atti vili di siffatta natura, ma anche la vicinanza umana ed amministrativa guardando insieme verso l'orizzonte possibile che deve farci mettere ai margini, insieme, le mele marce che provano a destabilizzare il vivere civile e democratico.”