Mons Panzetta incontra i Diaconi del territorio e li invita a seguire la «cultura del dare»
L’Arcivescovo, Sua Eccellenza Mons. Angelo Raffaele Panzetta, nei giorni scorsi, ha incontrato i Diaconi permanenti dell’Arcidiocesi di Crotone – S. Severina nel salone della Curia alla presenza del presbitero responsabile della «cura animarum» Don Fortunato Morrone.
La conoscenza dei fratelli Diaconi, l’analisi della situazione odierna e la prospettiva futura, combinata da una progettazione pastorale, sono stati gli elementi della discussione, partendo dalla sua sorgente nella consacrazione e nella missione di Cristo, delle quali il diacono viene chiamato a partecipare come ministro sacro. Nella sua riflessione, Mons. Panzetta, ha evidenziato come è dovere del vescovo seguire con particolare sollecitudine i diaconi della sua diocesi, provvedendo personalmente o tramite un sacerdote suo delegato, rivolgendosi con premura speciale verso coloro che, per la loro situazione di vita, si trovano in particolari difficoltà.
È importante e vitale, per la vita della Chiesa locale, la fraternità sacramentale in virtù dell'ordine ricevuto e che, i diaconi, ha ribadito l’Arcivescovo, siano uniti tra loro e con tutto il Clero diocesano, di cui ne fanno parte, operando tutti per la stessa causa: l'edificazione del Corpo di Cristo; sentendosi legati ai confratelli con il vincolo della carità, della preghiera, dell'obbedienza attorno al proprio Vescovo, dello zelo ministeriale e della collaborazione.
Con esplicita chiarezza l’Arcivescovo ha incoraggiato i Diaconi ad essere uomini di fede vivendo, come chierici, nel vincolo della fraternità e della preghiera, impegnandosi nella collaborazione tra loro e con il Vescovo, riconoscendo e promuovendo anche la missione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo, conducendo uno stile di vita sobrio e semplice, che si apra alla «cultura del dare» e favorisca una generosa condivisione fraterna.
Al diacono, nel decreto di conferimento dell'ufficio, l’Arcivescovo Sua Eccellenza Mons. Angelo Raffaele Panzetta, attribuirà compiti corrispondenti alle capacità personali, alla condizione celibataria o familiare, alla formazione, all'età, alle aspirazioni riconosciute come spiritualmente valide. Saranno anche definiti l'ambito territoriale o le persone alle quali sarà indirizzato il servizio apostolico; sarà, pure, specificato se l'ufficio è a tempo pieno o parziale, e chi sarà il nuovo coordinatore diaconale, secondo i canoni del Direttorio e dello Statuto.
Concludendo l’incontro, Mons. Panzetta, ha ringraziato tutti, ritenendosi soddisfatto della discussione proficua per il bene della Chiesa locale perché, a questa società crotonese, è destinata una nuova evangelizzazione e si esige un generoso sforzo da parte dei ministri ordinati.
I diaconi, alimentati dalla preghiera e soprattutto dall'amore all'Eucarestia, oltre alla loro partecipazione ai programmi diocesani o parrocchiali di catechesi, evangelizzazione, preparazione ai sacramenti, dovranno trasmettere la Parola nell'eventuale ambito professionale, sia con una parola esplicita, sia con la loro sola presenza attiva nei luoghi dove si forma l'opinione pubblica o dove si applicano le norme etiche, come i servizi sociali, i servizi a favore dei diritti della famiglia, della vita, ecc.