Covid. Il bollettino, il virus dà una tregua alla Calabria: 8 i nuovi casi e nessuna vittima

Calabria Cronaca

Sembra proprio una vera e propria tregua quella concessa dal covid per questa domenica di Pasqua in una Calabriasigillata” e “blindata” oramai da più settimane.

Il bollettino della Regione che rimette, seppur freddamente, i numeri del contagio, quest’oggi parla di 923 casi di positività complessivi, ovvero di appena 8 in più rispetto al valore comunicato ieri pomeriggio alla stessa ora (QUI) ma, cosa ancor più rilevante, il fatto che sempre nelle ultime 24 ore, fortunatamente, non vi siano state vittime in nessuno dei nostri ospedali, con il totale ad oggi che rimane fermo a 66 (QUI).

Salgono però i dimessi, cinque in più da ieri (per un totale ad oggi di 62): quattro che hanno lasciato il nosocomio cosentino e uno quello reggino.

I numeri del virus erano già contenuti da sabato, con 14 nuovi casi, e aprono oggi ad un’analisi seppur veloce sull’andamento dell’epidemia nella regione.

Negli ultimi sette giorni (dal 6 aprile ad oggi), ad esempio, ci si è attestati ad una media di nuove infezioni di 20 casi al giorno, contro quella più consistente della settimana precedente (dal 30 marzo al 5 aprile) che era di 49; o di quella ancora prima (dal 23 al 29 di marzo) che segnava aumenti quotidiani di 29 unità.

Intanto, altri valori da prendere in considerazione quelli che potremmo semplificare come della “gravità” dei casi di Covid accertati sempre in Calabria: “solo” 14 pazienti (uno in meno da ieri), cioè l’1,5 per cento del totale dei positivi, sono ad oggi nelle terapie intensive, reparto più delicato per le cure salvavita; mentre 165 (il 17,9 per cento) sono assistiti nelle malattie infettive e 616, cioè la maggioranza dei casi (il 66,7 per cento), si trovano in isolamento domiciliare, dunque con sintomi lievi o senza sintomi.

I dimessi rappresentano invece il 6,7 per cento del totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia; i decessi, infine, il 7,2 per cento.

I DATI PER PROVINCIA

Quanto alla consueta disposizione dei casi nelle diverse province, segnalati come sempre in base al luogo di degenza e non di provenienza, è ancora Cosenza a segnare il numero più alto, 288 (nessun aumento da ieri): 47 in reparto; 4 in rianimazione; 206 in isolamento domiciliare; 14 guariti; 17 deceduti.

A Reggio Calabria altri tre nuovi positivi nelle ultime 24 ore portano il totale a 263: 36 in reparto; 4 in rianimazione; 190 in isolamento domiciliare; 18 guariti; 15 deceduti

Un altro solo caso a Catanzaro, sono oggi e dunque 192: 57 in reparto; 6 in rianimazione; 85 in isolamento domiciliare; 21 guariti; 23 deceduti.

A Crotone, come già annunciato a mezzogiorno nel bollettino dell’Ao Pugliese-Ciaccio (QUI), si registrano altri 4 covid, per un complessivo di 112: 17 in reparto; 84 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 6 deceduti. (QUI il bollettino dell'Asp provinciale)

Infine, nessun aumento a Vibo Valentia dove i positivi rimangono 68, come ieri: 8 in reparto; 51 in isolamento domiciliare; 4 guarito; 5 deceduti.

In Calabria, ad oggi, sono stati effettuati 16.766 tamponi, 15.843 quelli risultati negativi. I soggetti in quarantena volontaria sono invece 7632 (246 in meno da ieri) e così distribuiti: 2293 a Cosenza, 1788 a Reggio Calabria; 1632 a Catanzaro; 1421 a Crotone e 498 a Vibo Valentia.

Le persone giunte in Calabria e che ad oggi si sono registrate al sito della Regione sono 14.212. Nei conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

ITALIA, ANCORA CALI IN INTENSIVA E INFETTIVE

Parla ancora di cali di ricoveri, tanto nelle terapie intensive quanto nei reparti di malattie infettive, il bollettino della Protezione civile sull’andamento del coronavirus in Italia.

Se i nuovi malati registrati in 24 ore sono 1.984 (ieri erano stati 1.996), oggi i pazienti ricoverati in intensiva sono 3.343, 38 meno di ieri, mentre sono ricoverate con sintomi 27.847 persone, 297 meno di ieri.

Resta ancora alto il numero delle vittime: 431, è comunque il più basso dall’inizio dell’epidemia, arrivando a un totale di decessi ad oggi di 19.899.

I guariti raggiungono quota 34.211, per un aumento in 24 ore di 1.677 unità (ieri erano state dichiarate guarite 2079 persone). Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 102.253 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 156.363 i casi totali. 34.211 le persone guarite.

I deceduti sono 19.899, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

Ma come confermato dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, il 61% delle persone affette da covid si trovano in isolamento domiciliare nelle proprie abitazioni, perché con sintomi molto lievi.

AL VIA ASSISTENZA MEDICA AI MIGRANTI

Borrelli ha quindi annunciato di aver firmato un provvedimento per garantire assistenza sanitaria ai migranti soccorsi in mare o arrivati autonomamente sul territorio nazionale.

“Abbiamo invidiato con il capo dipartimento del ministero dell’Interno un piano che assicuri la sorveglianza sanitaria dei migranti, con il supporto della Croce rossa e delle strutture del ministero dei trasporti. Di fatto – ha spiegato - il capo dipartimento procederà a individuare navi o strutture dove poter far rimanere i migranti per il tempo della quarantena. Sarà usato per la prima volta per 156 migranti dell’Alan Kurdi”.

Il capo della Protezione Civile ha quindi assicurato che “una volta terminato il periodo di isolamento, i migranti saranno gestiti secondo le procedure ordinarie. La Croce Rossa darà supporto con i medici che accoglieranno i migranti. Il personale sanitario assisterà i migranti”.

RICHELDI: “TREND IN CALO, EFFETTO DELLE MISURE”

Prosegue dunque il calo dei ricoveri, come confermato dal primario di pneumologia del Gemelli di Roma, Luca Richeldi, ma che parla comunque di cautelasul dato totale dei positivi” perché, afferma, “è un dato dipendente dal numero di test fatti e sappiamo che il numero dei test sta aumentando, stiamo facendo più tamponi, cosa utile per capire epidemiologia ma falsa dati”.

Tuttavia ha fatto riferimento alla flessione dei pazienti ricoverati, facendo leva su tre elementi fondamentali della ricerca epidemiologica che parlano dell’impatto sul Sistema sanitario nazionale.

Il primo dato – ha detto Richeldi – è il numero sui ricoveri. I ricoverati calano e oggi è la flessione più consistente con meno 297. Il secondo dato si riferisce alle terapie intensive e ai ricoveri. Oggi è il 9 giorno in cui è stato registrato un segno negativo, è un trend affidabile che dovrebbe essere confermato anche nei prossimi giorni. Con i nostri comportamenti abbiamo ridotto un dato importante”.

Il terzo punto è invece una nota triste durante le feste: i deceduti: “Oggi abbiamo registrato un numero più basso di decessi: 431, sono ancora tanti, ma dobbiamo guardare ai trend e mettendo insieme i tre elementi si denota come le misure adottate stanno producendo i loro frutti”.

I DATI REGIONE PER REGIONE

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 31.265 in Lombardia, 13.672 in Emilia-Romagna, 12.505 in Piemonte, 10.729 in Veneto, 6.162 in Toscana, 3.817 nel Lazio, 3.333 in Liguria, 3.114 nelle Marche, 3.057 in Campania, 2.452 in Puglia, 2.082 nella Provincia autonoma di Trento, 2.030 in Sicilia, 1.742 in Abruzzo, 1.326 in Friuli Venezia Giulia, 1.515 nella Provincia autonoma di Bolzano, 903 in Sardegna, 795 in Calabria, 687 in Umbria, 588 in Valle d’Aosta, 277 in Basilicata e 202 in Molise.

(ultimo aggiornamento 18:30)