Covid. Il bollettino. Finalmente una buona giornata: solo 3 casi, nessun decesso e 19 dimessi
IN CALO PER LA PRIMA VOLTA IL NUMERO DI POSITIVI
È la prima volta che il numero di persone attualmente positive scende in Italia. Il bilancio porta il segno meno, non solo quanto ai pazienti ricoverati in terapia intensiva, ma anche nei reparti.
È quanto emerso nel corso della conferenza stampa della Protezione civile, durante la quale il capo Angelo Borrelli ha riferito tutti gli aggiornamenti e soprattutto annunciato i cali: oggi, lunedì 20 aprile, il numero di persone attualmente malate è sceso infatti di 20 unità. Un risultato che, purtroppo, cozza ancora una volta con il numero di decessi: 454.
La diminuzione dunque prosegue e lo fa anche nelle strutture sanitarie dove, stando al bollettino, si assiste ad una riduzione di 62 persone nell’intensiva e di 127 in tutti i reparti nazionali.
A oggi, sempre in terapia intensiva, si trovano 2573 persone, mentre sono ancora ricoverate con sintomi altre 24.906. È del 75% il tasso di soggetti affetti dal coronavirus ma che si trovano invece in isolamento domiciliare, pari a 80.758. I guariti raggiungono quota 48.877, per un aumento in 24 ore di 1.822 unità (ieri erano state 2.128).
L'aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato per la prima volta negativo: ovvero è calato di 20 unità (ieri era aumentato di 486) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 2.256 (ieri 3.047), il minimo dall'11 marzo. Il numero totale di coloro che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia è 181.228.
Borrelli ha inoltre affermato che sono stati attivati altri bandi per l’assunzione di infermieri e Oss da destinare nelle Rsa italiane.
I DATI REGIONE PER REGIONE
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.587 in Lombardia, 13.522 in Emilia-Romagna, 14.557 in Piemonte, 10.061 in Veneto, 6.568 in Toscana, 3.496 in Liguria, 3.212 nelle Marche, 4.365 nel Lazio, 3.019 in Campania, 1.929 nella Provincia autonoma di Trento, 2.810 in Puglia, 1.190 in Friuli Venezia Giulia, 2.210 in Sicilia, 2.062 in Abruzzo, 1.540 nella Provincia autonoma di Bolzano, 424 in Umbria, 854 in Sardegna, 828 in Calabria, 548 in Valle d’Aosta, 242 in Basilicata e 213 in Molise.
(ultimo aggiornamenti 18:29)