“Certe notti” si balla a Reggio con Ligabue
Giovedì 24 febbraio 2011 il "Quasi Acustico - Tour Teatri 2011" di Ligabue raggiunge il Cilea di Reggio Calabria. Alle 21:10 si apre il sipario e Ligabue è lì, con una camicia a scacchi che ricorda i tempi della flanella grunge, solo con la sua chitarra acustica, seduto su un divano davanti una platea in visibilio. La suggestiva atmosfera del teatro, la morbidezza delle ballads amalgamate con i brani rock e il tifo da stadio del pubblico creano una magia eccezionale da mozzare il fiato.
"I ragazzi sono in giro", quasi sussurrata, inaugura una serata che si prospetta ricca di emozioni. I primi tre brani mostrano quello che poteva essere il concerto un "acustico" ma non sarà così, visto che non si deve dimenticare che nel titolo lo si preannuncia, è un “quasi”. Quando giunge la banda, Michael Urbano, Kaveh Rastegar, Luciano Luisi e, un ben ritrovato, Mel Previte salgono immediatamente i toni, il pubblico esplode e l’atmosfera si surriscalda.
Quello che affascina della serata è che si trova in una via di mezzo tra l’energia del concerto rock e la minuziosa scelta sonora della strumentazione acustica. Tra le canzoni che hanno arricchito le oltre 2 ore di concerto, vecchi e nuovi successi come "Dove fermano i treni", "Walter il mago","Il centro del mondo", "Questa è la mia vita", "Urlando contro il cielo", "Il peso della valigia", e tanta è la voglia del pubblico di far sentire la propria voce e il proprio calore.
Per i fan, le canzoni che funzionano meglio sono quelle più movimentate , quelle che fanno saltare in piedi la platea, da un punto di vista musicale, le canzoni che lasciano più il segno sono quelle più lente, quelle che mettono in mostra meglio i nuovi arrangiamenti e la cura nel cantato di Luciano: “Certe notti” ma anche “Buonanotte all’Italia”, che mostra tutta la sua bellezza senza l’apporto di alcuna scenografia.
Insomma una indimenticabile serata per i presenti, un mix tra festa per i fan e cura musicale, che hanno salutato il rocker con un po’ di malinconia ma con una gran voglia di riviverlo nuovamente, perché come ha confermato il mitico Luciano : “Il meglio deve ancora venire”.