Lemma: “Consiglio straordinario per affrontare la crisi dei professionisti del benessere”
“Occorre valutare l’anticipazione delle aperture per quel che riguarda le attività di parrucchieri, estetisti e centri sportivi in Regioni come la nostra che fortunatamente sono riuscite a contenere il numero dei contagi e devono accelerare i processi di ripartenza della fase due se non si vuole che venga spazzato via il loro già fragile sistema economico e sociale”. È quanto chiede il commissario dell’Udc per l’Area Metropolitana di Reggio Calabria Paola Lemma.
La Lemma è stata coinvolta dalle categorie in difficoltà e ha preso parte a un incontro in video conferenza promosso dal Comitato 20 coordinato da Maria Lascala, titolare di un centro estetico di Bianco. L’iniziativa che ha preceduto l’incontro di sabato scorso delle categorie con il sindaco Giuseppe Falcomatà e la simbolica consegna nelle sue mani delle chiavi degli esercizi commerciali che rimangono ancora chiusi.
L’Udc chiede pertanto che si riuniscano al più presto, in seduta straordinaria, sia il Consiglio Comunale che quello Metropolitano per mettere in campo tutte le possibili iniziative di sostegno sia per gli imprenditori che per i proprietari degli immobili in cui le imprese svolgono la propria attività. Serve sicuramente l’azzeramento dei tributi locali dal primo marzo al 31 dicembre 2020; stessa misura anche per i proprietari degli immobili, estesa anche all’Imu, onde consentire agli stessi di andare incontro ai propri affittuari con una riduzione del canone di affitto per il periodo sopra indicato».
Per la Lemma, dunque, “servono risposte immediate da tutti i livelli di governo per evitare che i piccoli imprenditori vengano spazzati via dalla crisi innescata dal prolungato lockdown. Preoccupa in particolare la situazione in cui versano i cosiddetti professionisti del benessere come parrucchieri, barbieri, estetisti e titolari di centri sportivi che sono stati abbandonati a loro stessi”.
“Va poi valutata con attenzione – afferma Paola Lemma – una riapertura anticipata già al prossimo 11 maggio o, al massimo, al 18 maggio quando dovrebbero essere riaperti altri esercizi commerciali. Estetisti e parrucchieri, barbieri e palestre, sono già pronti a lavorare nella massima sicurezza, così come già facevano prima, ed adeguando i propri negozi con tutte le misure di protezione necessarie per contenere il rischio di contagio da Covid-19. La chiusura prolungata dallo scorso mese di marzo ha provocato un crollo del fatturato medio intorno al 60% e rischia di portare al tracollo la maggior parte dei professionisti del settore senza adeguati interventi di sostegno.
“E’ il momento dunque – conclude Paola Lemma - che anche la classe dirigente locale si assuma le propria responsabilità senza demandare tutto al governo nazionale che pure dovrà mettere in campo gli interventi necessari in qualche caso promessi e non mantenuti. Penso ad esempio alla Cassa Integrazione per i dipendenti che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro e di non avere al momento neanche il minimo indispensabile per la sussistenza, alla detrazione fiscale per le spese relative alla sanificazione ai kit di sicurezza, all’accesso al credito a fondo perduto, allo snellimento delle procedure per accedere al credito e alla defiscalizzazione del costo del lavoro”.