Pandemia: l’Associazione Valentia dona 90 visiere protettive
Proseguono le molteplici donazioni dell’Associazione Valentia volte a fronteggiare la pandemia da Covid-19, tramite la raccolta fondi che ha visto l'adesione di decine di associazioni, aziende e centinaia di cittadini, in collaborazione con Calabria Food e Welcome To Favelas Vibo.
In questa settimana, infatti, ha pensato alla sicurezza non solo del proprio presidio ospedaliero, donando ulteriori tre monitor multiparametici, ma anche degli operatori del territorio, ai medici dei poliambulatori dell’Asp di Vibo Valentia, donando 90 visiere protettive, dispositivi di sicurezza fondamentali per rendere più agevole il lavoro del personale medico e per garantire altresì la sicurezza degli utenti.
Abbiamo sentito il dovere di dare il nostro sostegno anche agli specialisti dei poliambulatori della provincia di Vibo Valentia - sostiene il Presidente Lo Bianco - ai medici che hanno ripreso a pieno regime l’attività ambulatoriale, i quali non sono meno a rischio dei loro colleghi ospedalieri; a coloro i quali con grande spirito professionale e abnegazione, stanno donando il proprio impegno giornaliero per i cittadini del comprensorio vibonese, in completa aderenza e assonanza con le linee strategiche del sistema sanitario.
I ragazzi della Valentia continuano senza sosta a donare il proprio solerte impegno per rendere il territorio vibonese e i suoi cittadini più sicuri, per arginare nel migliore dei modi l’emergenza sanitaria che ci sta affiggendo da ormai diversi mesi.
Il così temuto CORONAVIRUS, un killer silente con cui dovremo di certo imparare a convivere per non si sà quanto tempo ancora, ha mietuto migliaia di vittime in tutto il mondo, causando una vera e propria ecatombe.
Non ha risparmiato nessuno: si sono ammalati grandi e piccoli, giovani e anziani. Un fulmine a ciel sereno che ha distrutto tante, troppe famiglie. Un flagello che ha cagionato criticità diffusa, soprattutto a chi viveva già in condizioni precarie da diverso tempo.
È indubbio che l’emergenza epidemiologica abbia causato degli ingenti disagi ai vari settori dell’economia e alle attività commerciali, le quali senza non poche difficoltà sono ormai in procinto di riaprire totalmente i battenti e di ripartire da zero.
Il Covid-19, se da un lato ci ha condotti a un depauperamento dell’economia nazionale ad una crisi esistenziale - asserisce Lo Bianco - dall’altro è servito senza dubbio da monito un po’ per tutti. Ci ha fatto davvero apprezzare le piccole cose della vita, la quotidianità, quei gesti e quegli atteggiamenti a cui sovente non davamo peso. Ci ha ricordato quali siano i veri valori della vita, sviluppando in ciascuno di noi una forte enpatia, sensibilità, riconoscenza nei confronti di chi è sempre pronto ad aiutarci e a sostenerci. Ci è servito ad amare in modo viscerale i nostri cari, ad aiutare chi sta peggio di noi, a modificare le nostre inverterate e scorrete abitudini; ad essere più misericordiosi, ad avere sempre un barlume di speranza, che forse non abbiamo mai avuto veramente.
Troppo spesso il logorio e la frenesia della vita ci conduce ad essere troppo egoisti per aver tempo di curarci anche dei problemi degli altri, non pensando mai a chi sta peggio di noi. ”Homo homini lupus”, recitava una celeberrima espressione plautina: la natura dell’uomo è essenzialmente egoistica, è legata alla sopraffazione altrui.
Dobbiamo riuscire ad essere persone migliori - conclude il Presidente Lo Bianco - aspirare ad un nuovo umanesimo, continuando a rispettare in modo pedissequo le regole e i decreti imposti, senza mai abbassare la guardia e sottovalutare l’emergenza.
Solo così, INSIEME, riusciremo a superare e a vincere anche questa guerra!