Crotone. Focus ‘ndrangheta: tre denunce, una segnalazione e nove sanzioni
Tre denunce, una segnalazione e nove sanzioni. Sono i numeri dei controlli del piano nazionale Focus ‘ndrangheta ed eseguiti dagli agenti della Questura di Crotone nel corso dell’ultima settimana.
Nel corso delle attività sono state verificate 44 persone sottoposte a misure di sicurezza; 821 quelle persone identificate, 419 i veicoli controlli; 16 le perquisizioni, tre le persone accompagnate negli uffici per l’identificazione, otto i controlli amministrativi.
Un uomo di 32 anni, con diversi precedenti penali, è stato denunciato dagli agenti delle volanti perché ritenuto responsabile di guida senza patente, infrazione reiterata nel biennio successivo alla prima contestazione, e per di false dichiarazioni sulla propria identità personale.
Denuncia anche per un 61enne con precedenti di polizia. L’uomo è stato trovato con tre coltelli, un martello, un’accetta, tre scalpelli, un coltellino, un taglierino, una pinza a becco e un seghetto. Il materiale è stato sequestrato.
È stato invece segnalato come assuntore di droga un 31enne fermato dagli agenti delle volanti e sorpreso con 1,72 grammi di marijuana, poi sequestrata.
Personale della Divisione Pasi, con la collaborazione del locale Ufficio di Gabinetto e del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, della Capitaneria di Porto di Crotone e dei Vigili Urbani, ha effettuato dei controlli amministrativi in alcune attività.
Durante uno di questi, in uno stabilimento balneare, hanno così denunciato il titolare di 58 anni, considerato responsabile di aver occupato abusivamente spazio demaniale. L’uomo aveva infatti messo 22 ombrelloni su circa 200 m2 di area demaniale marittima.
Il personale del Pasi, con gli agenti della locale, dell’Asp- Spisal e Asp-Sian del capoluogo, hanno eseguito controlli anche nelle attività di somministrazione di alimenti e bevande, dove hanno identificato 6 dipendenti, risultati essere tutti regolarmente assunti.
Ma al termine sono emerse comunque delle diverse irregolarità. Il Sian ha emesso così delle prescrizioni di carattere igienico sanitario, e ha invitato il titolare a esibire altra documentazione sanitaria. Per questo ne è scaturita multa.
Lo Spisal, invece, ha emesso delle prescrizioni di carattere igienico sanitario e ha il titolare a esibire altra documentazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, anche qui ne è scattata una sanzione.