Pallavolo Crotone, si riparte carichi ma con l’incognita dell’impianto
Si accendono i motori per le Sirene della Pallavolo Crotone: con l'arrivo di settembre è terminato il tempo delle pause. Dopo un lunghissimo periodo di inattività a causa del Covid-19, la settimana prossima si torna quindi a lavorare.
Mister Asteriti, intanto, è preoccupato ed infastidito della situazione dell’impiantistica sportiva, ad tutt'oggi inutilizzabile, senza peraltro che se ne intraveda la riapertura in tempi brevi.
Il tecnico ribadisce la sua preoccupazione “considerando - afferma - tutti gli obblighi che abbiamo per l’allerta virus, attualmente non possiamo avere una nostra sede per gli allenamenti e tanto meno programmare amichevoli, molto utili nel periodo di preparazione”.
Nella prima settimana le ragazze inizieranno il lavoro in piscina, dopo sarà necessario chiedere ospitalità ai comuni limitrofi ed alle società amiche di ospitarci nelle loro palestre, da Cutro ad Isola di Capo Rizzuto e Rocca di Neto. Questo caricherà alla società una serie di costi imprevisti oltre al disagio logistico per tutta la squadra.
La prima parte della preparazione atletica verrà seguita, come lo scorso anno, dalla Dottoressa Ilenia Dell’Amico che applicherà i suoi studi e metodi innovativi alla pallavolo. Studi che hanno ottenuto ottimi risultati sanciti da test fisici e da rilevazioni computerizzate.
La prima parte del lavoro sarà effettuato in piscina, visto che l'acqua permettere alle atlete di riprendere un minimo di tono muscolare senza subire traumi di nessun tipo, in collaborazione dello staff medico che ne monitora i risultati, ben coordinato dal fisioterapista Angelo De Giglio e dalla massaggiatrice Maone Benedetta.
“La voglia di iniziare è tanta, dobbiamo ripartire per dare alla città un segnale di normalità, e positività” conclude Mister Asteriti dicendosi sicuro che “piano piano le cose le sistemeremo tutte nel miglior modo possibile e ritorneremo a far divertire i nostri tifosi che già per strada ci fermano, chiedendo informazione e promettendo il loro sostegno”.