Covid. Striscioni di protesta a Lungro: Collettivo propone apertura laboratorio per effettuare tamponi
Il Collettivo Stipaturi di Lungro nella serata di ieri, giovedì 12 novembre, ha appeso uno striscione di protesta nella piazza principale del paese per “denunciare le gravi condizioni in cui versa la sanità calabrese e quella del territorio e per sensibilizzare l'opinione pubblica intorno alla possibilità di adibire l'ormai ex Ospedale di Lungro a Laboratorio di analisi per i test Covid (tamponi molecolari, test rapidi)”.
“Per la nostra terra il momento è gravissimo! - Scrivono in una nota i militanti del Collettivo Stipaturi di Lungro - Le tensioni sociali, causate dalla negligenza degli amministratori calabresi, accentuate all'inverosimile dalla crisi pandemica che ci colpisce da 9 mesi, hanno raggiunto livelli insostenibili!
Ormai è chiaro, la zona rossa istituita in Calabria è dovuta non certo al numero di contagi – avanza la nota - ma alle carenze del sistema sanitario. Dopo anni, decenni, di smantellamento della sanità pubblica calabrese, di svendita ai privati, di chiusura di ambulatori, nosocomi e ospedali periferici, ben poco è rimasto che possa difenderci dalla diffusione della pandemia in corso. È contro la classe politica che in questi decenni ha amministrato e letteralmente divorato la nostra regione che le classi lavoratrici e popolari si sono mosse in questi giorni con grandi manifestazioni; in nessun modo possiamo accettare passivamente questa misura estrema senza denunciare le responsabilità politiche di un simile provvedimento che ricadono, come già detto, sugli amministratori presenti e passati che hanno le mani sporche del sangue dei calabresi. Dobbiamo essere coscienti del fatto che solo una sanità e dei servizi pubblici non piegati alle logiche del profitto avrebbero potuto risparmiare alla regione questa ennesima carneficina. È per questo che ieri sera abbiamo deciso di compiere una piccola azione dimostrativa – spiegano dal Collettivo - al fine di sensibilizzare i cittadini e far loro comprendere quanto, nonostante le difficoltà, sia importante lottare per un diritto sacrosanto: una sanità pubblica e gratuita per tutti e tutte! È bene che gli amministratori - non solo locali - si rendano conto del disagio che la popolazione sta vivendo da anni per la mancanza di una struttura adeguata a sopperire ai bisogni del nostro territorio. La sistemica carenza di fondi che si ripercuote su un insufficiente personale sanitario rende difficile l'attuazione dell'annosa proposta di riapertura totale dell'ospedale, soprattutto nella attuale crisi pandemica.
La nostra modesta proposta, invece, prevede l'eventualità che la struttura ospedaliera (lasciata a sé stessa in questi anni di incuria) compartecipi allo sforzo titanico che i lavoratori della sanità stanno facendo per poter rendere possibile in tempo breve le analisi dei numerosi tamponi molecolari. L'ospedale di Lungro possiede un laboratorio ben attrezzato che, con un intervento minimo e i giusti accordi con l'ASP, potrebbe essere reso funzionale allo scopo. È assurdo – conclude il comunicato - che dopo decenni di espoliazione del sistema sanitario e in una situazione di tale emergenza, ci si debba rivolgere ai laboratori privati per l'analisi dei tamponi invece di attrezzare strutture pubbliche che sarebbero perfettamente in grado di espletare tale funzione”.