Carchedi: Le istituzioni difendano l’Ateneo Magna Grecia

Calabria Attualità
Damiano Carchedi

"Le istituzioni hanno il dovere di interrompere lo scempio ai danni del nostro territorio . Come se non bastasse la telenovela sulla Scuola di Magistratura - divenuta ormai non più patrimonio di tutti ma di pochi e privati - arriva l'assurda dichiarazione del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, esponente di spicco del Partito Democratico e della sinistra, di istituire all'Università di Arcavacata una seconda Facoltà di medicina. Penso sia arrivato il momento che le istituzioni del capoluogo tutelino e difendano a spada tratta l'Ateneo Magna Graecia e il territorio catanzarese". E' quanto sostiene Damiano Carchedi, rapresentante studenti Cda ateneo Magna Grecia. "Bisogna mettere un freno - comtinua Carchedi - a questi continui attacchi e platonici progetti che hanno come unico scopo quello di indebolire il territorio Catanzarese e l'immagine di un Ateneo giovane ma dalle estreme potenzialità. Confido nel cambio di marcia delle nostre istituzioni affinchè vengano potenziati i servizi e le strutture , utilizzando quanto più possibili risorse al fine di migliorare il gia ottimo livello didattico del nostro Ateneo e soprattutto il livello di servizio offerto a tutti gli studenti . Le nostre istituzioni devono interroppere questa campagna mediatica volta alla distruzione dell'immagine e del potenziale dell'Ateneo Magna Graecia , e non soltanto con parole - in quanto se le porta via il vento - ma con l'applicazione dei fatti . L'università deve avere un ruolo strategico in un tessuto che va a intersecare economia e sviluppo socio - cultarale e per fare questo bisogna investire per migliorare e sfruttare sempre più le potenzialità che gia si possiedono . Le istituzioni non possono continuare a restare in silenzio dinanzi queste continue azioni premeditate ai danni del nostro Ateneo e del territorio Catanzarese . Le istituzioni - conclude Carchedi - difendano l'ateneo e gli interessi di tutti noi giovani che abbiamo scelto di studiare nella nostra terra perchè vogliamo e dobbiamo essere noi la nuova classe dirigente del futuro".