Comune Catanzaro, Costanzo: Olivo sciolga consiglio d’amministrazione dell’Amc
Il testo integrale della dichiarazione del consigliere comunale del Pdl Sergio Costanzo in merito allo scioglimento del consiglio d’amministrazione dell’Amc
“Sicuramente le colpe sono da dividere tra centrodestra e centrosinistra. Dopo la scellerata gestione del dott. Correggia, si è passati a quella “virtuale” del dott. Romeo che ha portato il servizio pubblico cittadino, un tempo fiore all’occhiello del capoluogo di regione, sull’orlo del disastro. L’esternalizzazione del servizio di pulizia e manutenzione dei mezzi non ha fatto altro che peggiorare la situazione degli stessi: gli autobus sono sporchi e fatiscenti. E che dire della chiusura dell’officina? Anche in questo caso l’esternalizzazione ha provocato forti rallentamenti nel ripristino dei bus in avaria. Per non parlare del personale, costretto a operare in precarie condizioni di sicurezza e, a causa del numero esiguo rispetto alla mole di lavoro, senza la possibilità di prendere congedi o vedersi retribuito lo straordinario, così come hanno più volte denunciato i sindacati. Ora, scaricare su questo o quello eventuali sbagli non giova a nessuno. Perché la colpa è di tutta la classe dirigente politica catanzarese (compreso il sottoscritto). Il dato di fatto è che le eventuali ripercussioni di questa gestione così dissennata le subiranno solo le famiglie dei lavoratori Amc e i catanzaresi che non potranno godere di un servizio primario come quello dei trasporti urbani. Ma sbagliare è umano, perseverare diabolico. Per questo invito il sindaco Olivo da un lato ad azzerare il Consiglio di amministrazione dell’Amc che tanti danni ha provocato e tanti si appresta a provocarne; dall’altro di dare mandato unico la dott. Izzo, uomo di capacità indiscusse e purtroppo intrappolato, nella sua gestione, da troppi “speculatori” che sperano di poter fare le proprie fortune a scapito della “ex prestigiosa” azienda compartecipata dei trasporti pubblici. In caso contrario, il mantenimento in vita di questo Cda provocherebbe la morte sicura di una azienda che fino a pochi anni fa faceva invidia alle altre consorelle calabresi per l’efficienza e la qualità del servizio”.