Tirocinanti: “Posata pietra miliare nell’annosa vertenza. Grazie ad Occiuto e Cannizzaro”
“In poche parole è difficile, impossibile anzi, esprimere tutto quello che abbiamo dentro, tutto ciò che ci frulla in testa, il convulso turbinio di emozioni contrastanti che ci accompagna ormai da anni. E le ultime settimane non sono state da meno. Ma sono state diverse; diverse perché finalmente abbiamo trovato qualcuno che ci ascoltasse davvero, che si interessasse realmente alla nostra vicenda, che si battesse per noi ai piani alti della politica, dove per più di 10 anni e fino al 26 aprile2021 nessuno mai ha portato le nostre istanze.” Inizia così la lettera indirizzata alla nostra redazione da un gruppo di tirocinanti calabresi sollevati dell’angoscia delle vertenza grazie agli emendamenti che portano la firma Capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto, e del Responsabile per il Sud Francesco Cannizzaro e che presto porteranno ad uno sblocco dei contratti di assunzione.
“Grazie agli emendamenti che portano la firma dei due deputati calabresi, - aggiungono i firmatari della missiva - circa duemila tirocinanti c.d. “ministeriali” avranno finalmente un contratto come si deve; per il restante più numeroso e gravoso bacino dei TIS, invece, è stata autorizzata un’ulteriore proroga dei termini e approvato lo stanziamento di 25 milioni di euro che si tradurrà in un aumento sostanziale dell'indennità ad oggi percepita (quasi il doppio). Manovre fondamentali queste per avviare il processo di stabilizzazione per tutti noi 6700 tirocinanti.”
I tirocinanti avanzano ringraziando pubblicamente Roberto Occhiuto e Francesco Cannizzaro, per “aver posato una pietra miliare nell'annosa vertenza che ci vede impegnati nei Ministeri, negli Enti Locali e nei Comuni”.
“Consapevoli che il percorso verso la stabilizzazione definitiva richieda tempi tecnici imprescindibili, e consapevoli di essere stati per quasi un decennio abbandonati a noi stessi e confinati all'interno del limbo di un precariato mortificante, ringraziamo e sosteniamo solo ed esclusivamente chi lotta, realmente e fattivamente, per ridurre il precariato a zero e per dare un futuro migliore alla Calabria”, concludono Domenico Bagalà, Laura Bilardi, Alessandra D’Amato, Caterina Fallanca, Mariagrazia Marcianò, Maria Antonietta Novello e Domenico Sorgonà.