Crotone. Sul palco di Santa Rita lo spettacolo ispirato alla favola di Pinocchio

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È ispirato alla favola di Pinocchio lo spettacolo promosso dall’associazione Sabir e dalla Caritas Diocesana di Crotone. L’evento, che si terrà domani, lunedì 13 dicembre alle 18:30 nella Sala Sant’Agostino della Parrocchia di Santa Rita, nasce dalla fusione dei due progetti faro dell’associazione Sabir e della Caritas Diocesana di Crotone Santa Severina: il centro A Casa di Iulia, specializzato in percorsi educativi e di sostegno a minori affetti da disturbi neuro-cognitivi e comportamentali e alle loro famiglie, e il progetto Accademia del Dono, dedicato a corsi e laboratori artistici indirizzati a ragazzi provenienti da contesti vulnerabili.

L’emergenza causata dal Covid-19 ha condizionato la vita di molti e risulta importante considerare l’impatto che l’emergenza ha avuto sulla vita sociale, relazionale, affettiva e sul benessere psicologico dei minori. Nel nostro contesto specifico la pandemia ha evidenziato criticità già presenti, accentuando discrepanze sociali e situazioni di isolamento per le famiglie più vulnerabili. I soggetti maggiormente colpiti sono stati bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico o altre disabilità, che hanno visto limitate le loro attività terapeutiche, di vita quotidiana e di interazione sociale. Le parole d’ordine per fronteggiare vecchi e nuove problematiche sono state: creatività, adattabilità, resilienza.

Lo scopo perseguito dalle attività confluite in questo spettacolo finale è stato quindi quello di coinvolgere bambini e ragazzi in percorsi di educazione artistica improntati a recuperare socialità e benessere emotivo. La musica, la danza, l’espressione corporea teatrale, vengono utilizzati come strumenti di comunicazione non-verbale al fine di fornire un supporto alla comunicazione di disturbi emozionali e relazionali.

“Si è lavorato per costruire un nuovo modello di fruizione artistico culturale che fosse anche da stimolo per un coinvolgimento attivo dei giovani nella vita sociale e culturale del loro territorio, nella valorizzazione del bene comune, nella promozione dei talenti dei ragazzi per incoraggiare la loro creatività in ogni forma espressiva, nella loro attivazione in quanto membri attivi della società capaci di aver voce propria e di essere “creatori” oltre che fruitori consapevoli.” Sottolinea Manuelita Scigliano, presidente dell’associazione Sabir e vicedirettrice Caritas.

Fa eco Don Rino Le Pera, direttore della Caritas: “La creatività diventa anche strumento per ri-elaborare le difficoltà vissute, per immaginare scenari di sviluppo diversi, per coltivare la resilienza e la capacità di reinterpretare il mondo circostante.”