Cosenza. Presentato il Protocollo a tutela della legalità tra l’Arma dei Carabinieri e Confapi
A Cosenza, nella casa della piccola e media Impresa di Confapi Calabria, è stato ufficializzato il protocollo d’intesa tra l’organizzazione datoriale e l’Arma dei Carabinieri che, a livello nazionale, è stato sancito nello scorso mese di giugno a Roma.
All’incontro, tenutosi nella mattinata del 17 dicembre, hanno preso parte: Francesco Napoli, Presidente Confapi Calabria; Pietro Salsano, Generale Brigata Comandante Legione Carabinieri Calabria; Marisa Manzini, Procuratore aggiunto di Cosenza e i cinque Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri.
L’obiettivo comune è tutelare le imprese dal rischio di infiltrazioni mafiose, promuovere la cultura della legalità e l’imprenditorialità sana dell’economia italiana, in un momento storico che da una parte sta mettendo a dura prova le imprese, dall’altra, con riferimento alla prospettiva di piani di rilancio economico, su tutti il PNRR, genera attenzioni da parte di ambienti collusi.
“È un giorno storico per Confapi. 74 anni di attività e lavoro per le piccole e medie imprese, oggi sono sigillati dall’accordo con l’Arma dei Carabinieri, che rappresenta un momento importante di svolta - ha commentato Francesco Napoli. Questo protocollo nazionale, che trasferiamo sui territori, non rimarrà nel cassetto, sarà piuttosto il nostro concreto vademecum quotidiano, che detterà azioni formative e informative per le imprese”.
Sull’importanza dell’accordo stipulato il Generale Salsano ha dichiarato: “L’Arma dei Carabinieri, con i suoi 120 mila uomini e donne, è tra le forze di polizia, quella naturalmente più vicina alla gente e alle imprese con capacità specialistiche offerte a sostegno di tutte le aziende. Comprendiamo le difficoltà del periodo storico, ma ciò che dobbiamo fare è riuscire a prevenire fenomeni di illegalità diffusa, come flussi di denaro sporco, assunzione imposte di operai, sversamento di rifiuti per abbassare i costi”.
“Avvicinare il pubblico al privato, l’economia alla Stato, è il vero punto di svolta. Non ci deve essere più il consenso delle piccole e medie imprese al malaffare. È necessario divulgare la cultura della legalità e credere nelle Istituzioni. Siglare questo accordo è importante per la crescita dell’intero tessuto economico del Paese, le piccole e medie imprese rappresentano il 90% dell’economia nazionale”, ha detto Marisa Manzini