Occupazioni suolo pubblico, il vademecum del Comune di Reggio Calabria
Partirà il primo aprile la nuova fase della ripartenza economica post Covid. Il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, e l’assessora alle Attività produttive Angela Martino, hanno incontrato a Palazzo San Giorgio i rappresentanti delle imprese per concertare la gestione della nuova fase e le iniziative a supporto del tessuto produttivo cittadino.
I rappresentanti istituzionali hanno illustrato il vademecum, in cui sono indicate in modo schematico e puntuale le principali novità che riguardano le occupazioni di suolo pubblico a partire dal prossimo 1 aprile.
Dal 1 aprile sarà necessario ricominciare a pagare il canone unico per l’occupazione del suolo pubblico poiché al 31 marzo 2022 termina il periodo di esenzione previsto con l’ultima Legge di Bilancio, quale misura a sostegno delle attività commerciali. Inoltre, sempre secondo quanto disposto dalla normativa nazionale, è confermata la proroga fino al 30 giugno 2022 delle semplificazioni delle procedure autorizzative per l’occupazione di suolo pubblico finalizzata all’installazione di dehors e simili. È allo studio del Comune, tuttavia, l’attuazione di misure agevolative riguardanti il pagamento del canone unico, che verranno definite nel dettaglio nei prossimi giorni.
A partire dal 1 aprile, pertanto, si ritorna gradualmente alla normalità, è stato ribadito a più riprese nel corso della riunione. “E tale passaggio – spiegano Brunetti e Martino – deve necessariamente andare di pari passo ad una decisa azione finalizzata al ripristino del decoro e della legalità. Vogliamo che questo delicato processo sia condiviso e partecipato pienamente dalle rappresentanze del mondo imprenditoriale che ringraziamo per il fattivo contributo che stanno producendo in questo periodo così difficile che vede tante attività alle prese con innumerevoli problemi e con le ricadute pensatissime legate alla crisi pandemica”.
La stesura di questo Vademecum, rimarcano i rappresentanti di Palazzo San Giorgio, “va esattamente in questa direzione, con lo scopo di adottare un metodo di lavoro congiunto che possa essere la base per le ulteriori iniziative che andremo a sviluppare insieme”.