Ato unico regionale, il no del Pd reggino: “Scelta scellerata”
"Ritirare la delibera della Giunta Regionale ed attivare da subito un confronto con i sindaci di tutta la Calabria, stoppando immediatamente l'insensato proposito del presidente Occhiuto di ricentralizzare le funzioni su temi strategici come il ciclo integrato dei rifiuti ed il settore idrico". È quanto afferma in una nota il segretario provinciale del Partito Democratico di Reggio Calabria Antonio Morabito, all'indomani dell'approvazione unanime del documento unitario da parte dei sindaci del territorio metropolitano, contestuale alla posizione assunta da Anci Calabria, che chiedono il ritiro della proposta di legge per la creazione dell'Ato unico regionale.
"La scellerata proposta della giunta Occhiuto peraltro va in netta controtendenza con il percorso avviato in questi anni, anche favorito dalla stessa Regione Calabria, che punta invece ad una responsabilizzazione dei territori, attraverso la creazione degli Ato provinciali, cui è demandato il compito di gestire le attività sugli impianti rifiuti ed i rapporti con i Comuni per il pagamento delle aliquote" prosegue Morabito. "Se l'ipotesi formulata oggi dalla Cittadella dovesse andare in porto, rischiano di andare in fumo anni di lavoro promosso sui territori che hanno consentito, nel tempo e con grande fatica, di raggiungere un equilibrio avanzato. Discorso che vale ancora di più in un settore delicato come quello dei rifiuti, messo in crisi in più occasioni all'epoca del commissariamento e sul quale peraltro, la stessa Legge Delrio assegna le funzioni alla Città Metropolitana".
"Il Partito Democratico di Reggio Calabria si pone quindi al fianco dei sindaci e degli amministratori della Città Metropolitana e di tutta la Calabria che in queste ore hanno manifestato tutto il loro disappunto per la scelta della Giunta Occhiuto che rischia di riportare indietro le lancette di qualche anno, innescando un meccanismo che porterebbe nel giro di pochi mesi all'insorgere di una nuova emergenza rifiuti su tutto il territorio metropolitano" denuncia ancora l'esponente dem. "È evidente che quello dei rifiuti è un settore che nei decenni ha generato gli appetiti non solo della politica ma anche degli interessi privati, non sempre del tutto trasparenti. E se oggi questa catena perversa è stata spezzata è solo grazie al lavoro meticoloso ed attento messo in campo dalla Città Metropolitana che costituisce l'Ato di Reggio Calabria e che è riuscita, in poco tempo, ad attivare un percorso virtuoso di riordino su tutta la filiera che sta già generando importanti risultati".
"Su questo non accetteremo che si possa tornare indietro, rigettando il ciclo dei rifiuti nel calderone regionale nel quale per decenni la Calabria, ed il nostro territorio in particolare, sono stati fortemente penalizzati, dal punto di vista ambientale, economico ed organizzativo" conclude.