Sbarchi nel crotonese. Scafisti incastrati dai video sul telefono: arrestati sei turchi
Si è conclusa con il fermo di sei presunti scafisti l’indagine svolta dagli uomini della Squadra Mobile di Crotone dopo gli sbarchi di clandestini avvenuti negli ultimi giorni nella provincia pitagorica.
Si tratta di tre diversi carichi di vite umane giunti sulle nostre coste, circa 300 persone di diverse nazionalità, arrivati a bordo di imbarcazioni, due delle quali spiaggiatesi in località Gabella (QUI).
Sin dalle prime ore successive agli sbarchi, l’attenzione dei poliziotti si è concentrata su diversi soggetti turchi, a cui sono stati controllati i telefoni cellulari per poter estrapolare eventuali dati utili a suffragare l’ipotesi investigativa, dettata anche dalle esperienze degli agenti che ormai conoscono bene le modalità con cui operano gli scafisti.
È così che sono stati recuperati dei filmati e delle fotografie che li ritraevano durante il viaggio verso la Calabria. Trovati poi degli altri documenti che hanno permesso di ritenere i tre come gli scafisti: determinanti in tal senso anche le testimonianze raccolte dai migranti.
Al termine delle indagini i soggetti sono stati posti in stato di fermo per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e associati, su disposizione della Procura della Repubblica di Crotone, presso la Casa Circondariale locale.
Uno dei fermi è stato eseguito in collaborazione col personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza pitagorica e con quello della Sezione di Polizia Stradale locale.
Il tutto è stato coordinato dalla Procura cittadina, tenuta costantemente al corrente degli sviluppi investigativi e che ha determinato, per tutti e sei i presunti scafisti, la custodia in carcere.