Giornata mondiale sclerosi multipla, Bruni: “pensiamo ai grandi progressi dalla ricerca”

Calabria Salute

Ricorre oggi la Giornata Mondiale dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione sulla Sclerosi multipla ed in questo anno una buona notizia è rappresentata, quando proprio a questa malattia, dall’approvazione in Italia della prima terapia ad alta efficacia a domicilio, l'Ofatumumab.

“È un fatto estremamente importante perché – spiega Amalia Bruni, Vicepresidente della Commissione Salute in Consiglio Regionale - ci permette di avere un’arma in più contro la sclerosi multipla recidivante remittente che è la forma più comune di questa patologia”.

La conigliera, che è anche una ricercatrice, spiega infatti si tratti di un trattamento ad alta efficacia e che uno dei principali vantaggi di questo farmaco è che può essere autosomministrato una volta al mese direttamente a casa.

“Questo – aggiunge Bruni - rappresenta per il paziente un miglioramento della sua qualità della vita perché non deve più recarsi in ospedale per la cura ed ha un risvolto anche sulla riduzione dei costi a carico del sistema sanitario nazionale”.

Si stimano circa 2,8 milioni di persone malate nel mondo di cui oltre 130mila in Italia che convivono con questa patologia. Ogni anno, nel nostro Paese, si registrano circa 3.400 nuovi casi e nella maggior parte dei casi colpisce la fascia più giovane e produttiva della società.

Si manifesta tra i 20 e i 40 anni, addirittura nel 10% dei casi prima dei 18 anni, la cosiddetta forma pediatrica di sclerosi multipla con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini.

Per la prima volta, inoltre, Aism promuoverà una campagna di informazione mirata rivolta ai più giovani. Numerosi testimonial scenderanno da oggi in campo a sostegno della lotta alla sclerosi multipla con la Campagna “L'Apparenza Inganna”, sui principali canali social e TV per raccontare cosa significa conviverci e quanto influisce sulla vita delle persone.

“Compito nostro è quello di proteggere con ogni mezzo questi pazienti fragili e sostenere nel miglior modo possibile le famiglie che spesso si trovano a gestire situazioni complesse e difficili senza ricevere un adeguato sostegno”, conclude Amalia Bruni.