“Attacco” al Reddito di Cittadinanza e ricatto sul lavoro, se ne parla a Catanzaro
Venerdì 10 febbraio, alle 17.30, a Catanzaro, si terrà un’assemblea pubblica promossa dal Fronte Comunista Calabria sul tema dell'abolizione del Reddito di Cittadinanza e del precariato nella nostra regione.
Per Fc, difatti, quello “l'attacco al Reddito di cittadinanza” sarebbe un messaggio chiaro: “non devi vivere se non accetti di essere ricattato sul lavoro”.
Così venerdì, presso la Casa del Popolo Thomas Sankara del capoluogo, nei pressi del Teatro Politeama, saranno protagonisti e prenderanno la parola i diretti interessati: lavoratori stagionali, percettori di RDC, impiegati dei Centri per l'impiego e lavoratori vittime di speculazioni aziendali.
“Solo il confronto e l'unità tra queste categorie potrà porre un argine all'arroganza padronale che cerca di scaricare la crisi sui lavoratori. Il Reddito di cittadinanza ha avuto un merito: fare prendere coscienza dello sfruttamento. Ma ha avuto anche un difetto: legittimare il sistema esistente e farci abbassare la guardia” affermano dal Fronte.
Per questo “è necessaria una risposta politica alle contraddizioni del sistema intero. Perché, in un contesto in cui il capitalismo non può garantire un lavoro dignitoso, noi lavoro o non lavoro dobbiamo vivere”.
All’evento interverranno: Antonio Fruci (del Fronte Comunista) col temo “Il Rdc e l'incubo del lavoro stagionale in Calabria”; Nicola Barberio (ex navigator) con “Lavoratori occupabili o ricattabili?”; Franco Adamo (ex lavoratore Abramo cc) con “Crisi aziendali indotte e incertezza sul lavoro”; e Davide Di Spirito (Iskra) con “Lavoro o non lavoro vogliamo campare. Organizzare le lotte al Sud”.