“Uomo di mer…”, altre minacce al giornalista Klaus Davì: “Morite infami”
Ancora minacce nei confronti di Klaus Davì, volto noto della televisione, massmediologo e giornalista italo-svizzero. Delle scritte dal tono decisamente intimidatorio sono state lasciate difatti sul muretto che circoscrive la rotonda della zona nord di Reggio Calabria, luogo particolarmente trafficato e, quindi, ben visibile, situato all’imbocco dell’autostrada A2 del Mediterraneo, l’ex Salerno-Reggio
“Klaus Davì uomo di merda” è quanto vi si legge, accompagnato da un “Morite Infami” evidentemente rivolto anche al giornalista che ha già ricevuto, in passato, “avvertimenti” spesso di stesso tenore.
Davì da anni realizza inchieste sulle famiglie di ‘ndrangheta e su altre vicende criminali della Calabria, sempre denunciate. Nel rione Archi, proprio di fronte alla Chiesta del quartiere, comparve ad esempio un’altra scritta in cui gli si dava del “cornuto”.
Un altro messaggino, in verde, era comparso in località Zambaldo, nel rione Pellaro, sul cancello della villa del presunto boss Vincenzo Barreca, assassinato nel 2002: “qui c’è l’ufficio di Klaus Davì”.
Sull’accaduto di oggi, intanto, si registra la posizione del Commissario Regionale della Lega Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno, che ha voluto far notare come ad ora nessuno si sia preoccupato di far cancellare le scritte minacciose e, nello stesso tempo, che non si abbiano al momento notizie di indagini specifiche in proposito.
“Oramai le città sono tutte monitorate da sistemi di video-sorveglianza e, quindi, probabilmente anche le zone sopra indicate potrebbero avere tali strumenti che avrebbero potuto portare alla individuazione dei responsabili” evidenzia Saccomanno per il quale questi fatti andrebbero ricompresi in quelle “piccole vicende” che debbano essere “esaminate con la dovuta attenzione in quanto minano la serenità dei cittadini e lasciano le vittime da sole e senza alcun sostegno”.