Assemblea Rotary, dal progetto “Agorà” al rilancio della Calabria
Il Rotary cambia direzione di marcia e imbocca l’autostrada della nuova libertà di pensiero. L’avvio verso la nuova svolta del Distretto Rotary Calabria 2102 è nei numeri.
Sono stati quasi quattrocento i soci, tra Past Governor, presidenti, dirigenti distrettuali e soci in qualche modo impegnati nella due giorni svoltasi all’hotel 501 di Vibo Valentia, presente l’attuale Governatore Gianni Policastri, a porre il sigillo della più attesa conferma.
Il Rotary cambia e l’obiettivo emerge prepotentemente dagli intensi e qualificati lavori della terza Assemblea formativa distrettuale che ha centrato il suo dibattito sulla nascita e presentazione di una palestra di elevato spessore del pensiero che si chiama “Gymnasium” e sull’ intrapreso avvio di un nuovo e avanzato sistema del fare, “Agorà”: una idea per cambiare la Calabria.
Ed il Rotary 2102 si affida a due forti speranze, “Gymnasium” ed “Agora”, per lanciare la sua sfida di rinnovamento strategico e a Vibo Valentia incassa anche il suo notevole successo organizzativo grazie al coordinamento di Rodolfo Inderst affiancato da uno staff efficiente con Franco Gigliotti, il co-prefetto distrettuale Teresa Saeli, il prefetto del Club Hipponion Cinzia Ieracitano, ed altri.
A firmarne il prestigioso progetto in primis il decano dei Past Governor Vito Rosano che già da tempo proietta con sempre maggiore consapevolezza il suo pensiero sul come dare una forte spallata ad un superato e stantio Rotary spianando la strada a quello che indica come “il sogno che deve nascere sulla libertà di dialogo tra persone autentiche e dove l’incontro di idee è piena assonanza in direzione di un fantastico habitat”.
Per Vito Rosano il Rotary deve fare sua la passione dello stare insieme e comunicare “spiegando il perché del ‘no’ all’ipocrisia e del ‘si’ alla libertà di pensiero in un unicum non solo con gli iscritti ma con tutti”.
In piena sintonia con Rosano il Governatore incoming Franco Petrolo, instancabile coordinatore del meeting formativo, che ha fatta sua la necessaria spinta verso l’inderogabile cambiamento del modo di essere e fare rotariano, catturando a tutti il consenso necessario per guadagnare la disponibilità e la consapevolezza di chi deve far diventare nuovo il vecchio Rotary.
A partire da Rotaract e Interact protagonisti indiscussi della odierna generazione ed impegnati ad aiutare la società odierna a cambiare pagina. Una speranza, per Petrolo e la sua promettente stagione di Governatore del Distretto 2102, che va ricercata, conquistata e spesa nell’intervenuta idea legata alla creazione di una nuova e appassionante cultura della progettualità.
Con “Agora” i presidenti dei club hanno a portata di mano l’occasione per capire meglio quali sono le sofferenze, i disagi e le criticità complessive della società rispondendo con proposte progettuali aderenti alle attuali ed emergenti necessità intervenendo con percorribili ipotesi di sviluppo.
Giacomo Saccomanno, coordinatore dei progetti presentati e proiettati a breve, medio e lungo termine, è chiamato con la sua collaudata esperienza politica e culturale, oltre che professionale, al non facile e delicato compito di favorire la piena approvazione e attuazione degli stessi progetti.
Questi i coordinatori ed i titoli dei progetti in cantiere: Pdg Alfredo Focà con “Progetto del centenario Rotary-Italia: ambienti – giovani – lavoro”; Diego Ventura con “L’arte nel lavoro”; Stefania Ruberto con “Salute mentale ( tema del presidente internazionale Gordon R.Mcinaly); Carlo Maria Comito con “Noi siamo pronti e tu?”; Giuseppe Nicoletti con “Equiturismo in Calabria: ipotesi di incremento”; Felice Arena con “Acqua, energia, ambiente” e Giacomo Saccomanno con “Dieta Mediterranea” annunciano una ritrovata e vincente strategia su come recuperare e mettere in risalto il fin poco efficiente ruolo del Rotary nella società.
I lavori hanno ospitato, infine, anche un interessante e variegato viaggio del Pdg Francesco Socievole nel Rotary di ieri e di oggi che spinge a dare forza e concreto impegno alla fiammante idea di Vito Rosano di rivoluzionare la cultura del Rotary.