Reggio, XII edizione del Festival Miti Contemporanei
Dopo il successo dello scorso anno, torna l’appuntamento con la sezione estate del Festival Miti Contemporanei, giunto alla XII edizione, nella formula della full immersion teatrale: un pomeriggio interamente dedicato al teatro, giovedì 7 settembre, a partire dalle ore 18, alla Villa Comunale di Reggio Calabria.
Tre spettacoli per un intenso programma del Festival, organizzato dalla Compagnia Scena Nuda e diretto da Teresa Timpano, e realizzato nell’ambito dell’Estate Reggina e del programma delle Feste Mariane, promossi dal Comune di Reggio Calabria, e con il sostegno del Mic.
Si inizia, come si diceva, alle ore 18, con una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con il Teatro del Sangro - Lanciano: parliamo di “Regina Madre”, di Manlio Santanelli, diretto da Stefano Angelucci Marino, anche interprete con Rossella Gesini. Commedia ambientata ai nostri giorni, “Regina Madre” prende le mosse da un classico “ritorno a casa”. Alfredo, cinquantenne segnato dal duplice fallimento di un matrimonio e della sua attività giornalistica, si presenta a casa della madre dichiarandosi deciso ad assisterla nella malattia.
In realtà, intende realizzare uno scoop da cronista senza scrupoli: raccontare gli ultimi mesi e la morte dell’anziana. Ma Regina appartiene alla categoria delle matriarche indistruttibili. Un teso duello tra madre e figlio, quello che Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini portano in scena, lavorando, inoltre, con due maschere antropomorfe che permettono la trasfigurazione, portando avanti così la loro ricerca sull’uso delle maschere, da quelle della commedia dell’arte a quelle contemporanee.
Il Festival proseguirà, quindi, alle ore 19,30, con lo spettacolo, prodotto da Teatro del Loto di Teatri Molisani, “Figli di Abramo” di Svein Tindberg, con la traduzione e la regia di Gianluca lumiento: in scena Stefano Sabelli (che ha curato anche l’adattamento), accompagnato dalle musiche dal vivo di Giuseppe Moffa e con proiezioni e immagini di Kezia Terracciano. Un monologo, una sorta di “Mistero Buffo”, incentrato sulla vita e la dinastia di Abramo; il diario di viaggio di un attore, che da Gerusalemme si mette alla Ricerca dell’Abramo perduto. La storia è narrata in modo colto, ma pure con grande ironia e divertimento, rievocando mito e leggenda del primo profeta monoteista dell’Umanità. Una affabulazione fatta di mille storie e mille miti connessi con Abramo, che s’intrecciano fra loro.
Appuntamento conclusivo, alle 21, con “Brain - Cosa ti dice la testa”, di Cristian Strambolini, anche regista e interprete insieme a Daniele Vocino, in una produzione Nuovo Melograno - Senigallia. Un viaggio ironico e nostalgico - condotto attraverso un linguaggio semplice e poetico - nella più intima esperienza umana, una fotografia del cervello, un focus sui turbinii inconsci. I personaggi, la parte razionale e la parte creativa del cervello di un uomo di trentacinque anni, raccontano la lotta interiore quotidiana dell’essere umano, spaccato in due e alle prese con la relazione, il ricordo, l’amore, la perdita, la scelta, il rimpianto, la nostalgia. A costruire la performance, accanto ai due protagonisti in scena, le voci di Claudio Marchetti, Catia Urbinelli, Fabrizio Giacomozzi, Maria Elena Pallotta e Rita Allegrezza.
L’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito. Consigliata la prenotazione alla mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.