Scioglimento Comune Capistrano, ex sindaco: “decreto errato, lo impugnerò subito”
“Voglio intervenire, a distanza di qualche giorno dal decreto di sospensione degli Organi Comunali da parte del Prefetto di Vibo Valentia (QUI), per evidenziare pubblicamente l’erroneità e il difetto dei presupposti giuridici per l’emissione del suddetto decreto e del conseguente decreto di scioglimento emanando da parte del Presidente della Repubblica”.
Così Marco Martino, ex sindaco del Comune di Capistrano, entra nel merito dello scioglimento da parte del Cdm della Civica Assise del Comune vibonese.
“Ho appreso dagli organi di stampa del provvedimento - prosegue Martino - e solo a distanza di un giorno mi è pervenuto il decreto prefettizio e tale metodo considero assolutamente incivile da ogni punto di vista, e soprattutto in materia di scioglimento di consigli comunali democraticamente eletti”.
“Il Consiglio Comunale ed il Sindaco, forse, avrebbero avuto il diritto di vedersi notificato un provvedimento di sospensione prima ancora che gli organi di stampa ne dessero notizia, ma - aggiunge l’ex sindaco - oramai capisco, anche se non lo giustifico, che nel nostro Paese prevale la pubblicizzazione ad ogni costo di ogni notizia senza rispettare la sfera giuridico-soggettiva dei destinatari dei provvedimenti: considero tutto ciò una barbarie inaccettabile”.
“Per ciò che concerne l’aspetto generale dello scioglimento della mia Amministrazione - poi prosegue - voglio che sia chiaro a tutti che l’operato della mia Maggioranza Politica e del sottoscritto è stato sempre improntato alla Legalità, alla correttezza amministrativa, al rispetto delle norme giuridiche e alla massima trasparenza”.
Poi Martino ribadisce che “Non esiste e non è mai esistito alcun condizionamento di alcun tipo nella gestione della mia Amministrazione Comunale o alcun collegamento diretto o indiretto con sodalizi criminali finalizzati ad alterare la volontà degli Organi Elettivi per compromettere il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione”.
“Negli ultimi mesi, anche quando si è insediata la Commissione Prefettizia di indagine, ho tenuto un comportamento ossequioso ed improntato al garbo istituzionale ed estremamente collaborativo. In tale fase - sottolinea - non ho mai urlato ai quattro venti il sentimento che i miei amministratori ed io covavamo nei confronti della nomina di tale Commissione, nomina che ritenevamo frutto di un’ingiustizia e di un teorema politico ordito e lanciato pubblicamente da un ex Senatore giustizialista e irrispettoso della dignità degli Amministratori di Capistrano.”
“In silenzio abbiamo subito tale nomina senza mai pubblicamente estrinsecare il nostro dolore. Adesso basta: si sappia pubblicamente che non permetterò a nessuno di calpestare la dignità umana e di pubblico amministratore mia e dei miei Consiglieri Comunali. Tutelerò in ogni sede e con le forme che l’ordinamento giuridico mi attribuisce la mia reputazione e quella della mia famiglia, la mia biografia personale e quella dei miei amici Consiglieri Comunali. Non starò più passivamente ad aspettare che si continui a calpestare tutto ciò che di buono nella mia vita ho prodotto” conclude Martino.
Per questo il primo cittadino fa sapere di aver già conferito incarico all’Avvocato Giuseppe Pitaro, del Foro di Catanzaro, con la collaborazione del collega Oreste Morcavallo, perché tutelino “il mio buon nome e quello della mia famiglia”.
L’ex sindaco fa sapere quindi che attenderà che il Presidente della Repubblica emetta il decreto di scioglimento e che questo sarà subito impugnato dinanzi all’Autorità Giudiziaria competente “dopo aver smontato la relazione della Commissione di indagine di cui chiederò l’acquisizione nelle forme di legge” dice.