Premio “Marco Polo”, vince Francesco Potenza
Con la lirica dal titolo “Domani”, il poeta Francesco Potenza ha vinto la prima edizione del Premio “Marco Polo”, ideato e promosso dall’associazione “Nuova Accademia dei Bronzi” di Catanzaro, diretta da Vincenzo Ursini, per ricordare l’illustre esploratore veneziano a 700 anni dalla morte. «L’idea di promuovere questo premio – ha detto Ursini – è nata dal fatto che la poesia - com’è avvenuto per il percorso di Marco Polo - rappresenta un autentico “viaggio” all’interno dell’animo di ciascun poeta, un cammino interiore nei meandri dell’anima».
Nato a Potenza il 17 Luglio del 1972, Francesco Potenza è avvocato e giornalista pubblicista. Da sempre appassionato di poesia e letteratura, ha pubblicato il volume di versi "Sotto la luna che capita", il prosimetro "Fermatempo" e la raccolta "Baci nel deserto". Ha partecipato con successo a diversi premi di poesia ed è presente in numerose antologie. «“Domani” è un testo di grande intensità e bellezza che esprime con elegante sapienza compositiva la consapevolezza dello scorrere del tempo e della breve durata di ogni momento, anche di quelli più cupi esemplificati dalla notte, emblema di tante oscurità dell'anima velata dal dolore di ricordi e memorie d'istanti perduti».
La premiazione si terrà domani 8 giugno, a partire dalle ore 10, nella Chiesa della SS. Immacolata e San Michele di Botricello. Porgeranno il saluto ai poeti partecipanti il presidente Vincenzo Ursini e il parroco don Rosario Morrone.
All’incontro parteciperanno decine di poeti di tutta Italia, tra i quali: Agresta Bernardina, Aiello Velia, Alfano Anna, Amelio Biagio, Angotti Concetta, Angotti Rosy, Antonucci Erika, Basile Marisa, Berardinelli Palma Catia, Calabrò Nancy, Cantafio Angela Rita, Capria Francesco Saverio, Chiappetta Angelo, Ciancio Mina, Comi Luigi Gregorio, Conte Vincenzo, Cosco Paola, Costanzo Carmela, Cribari Giovanna, D’Amico Francesco, Demasi Stefania, Diodati Emilia, Fortina Manuel, Galati Giuseppe, Giallombardo Constantine, Giavelli Elena, Lapiana Pietro, Laugelli Maurizio, Marino Bruna, Mercuri Cesare Teodoro, Misasi Francesca, Munizza Salvatore, Nardo Domenico, Nicolazzo Silvana, Papaleo Rossana, Passalacqua Vittorio, Pedrini Maurizio, Pellegrinelli Monia, Petullà Michele, Pometti Pietro, Potenza Francesco, Romeo Antonella, Rotundo Rina, Saccà Ada, Sala Alessandro, Scaltrito Mara, Sparaco Assunta, Stillo Giuseppe, Tagliani Caterina, Talarico Maria Teresa, Turiano Giuseppa e Vespari Marco.
Insieme a Francesco Potenza, al quale andrà il trofeo “Marco Polo”, saranno premiati, con Targa d’Onore, i poeti: Aiello Velia per la lirica “Ladri di verità”, Bernio Mariella, per “Sui fili le rondini”, Caruso Vincenzo, con “La Parola”, Chiricosta Rosa, con “Salvifico sentiero”, De Toffol Annalinda, con “A mia madre”, Erovereti Maria, con ”La borsa”, Fratto Nuccia Parrello, con “Come un girasole”, Galati Giuseppe, con “Ti parlo ancora”, Iorio Gino, con “Sguardo”, Lamonaca Savino, con “Laureati”, Liberatore Elisabetta, con “Mia madre”, Malatacca Angela Maria, con “Dammi le parole”, Manca Marinella, con “Ardono parole”, Martinetti Gianni, con “Fato”, Mazzamurro Francesco Maria, con “A mia madre…”, Minniti Giuseppe, con “I poeti”, Misasi Francesca, con “Emigrante”, Mollo Maria, con “Non lasciateci sole”, Mormandi Giuseppina, con “Bastava”, Nardo Domenico, con “L’affitto”, Palazzesi Gianni, con “Quando penso a mio padre”, Pedrini Maurizio, con “Mi ritorni in mente”, Petullà Michele, con “Notte dell’anima”, Ranieri Anna Rachele, con “Il buco”, Recchi Giuseppe, con “A mia madre Filomena”, Santoro Cinzia, con “Mistica” e Tagliani Caterina, con “Madre”. Targhe del Presidente andranno, invece, ai poeti: Alfano Anna, per “Sogno infranto”, Autunno Ettore, con “Le mani”, Bambi Stefano, con “Nel silenzio”, Barraco Antonina, con “Il mio tempo”, Cantafio Angela Rita, con “Una foto lontana”, Capria Francesco Saverio, con “Se ti dicessi”, Crisapulli Paola, con “L’altra parte di me”, D’Amico Francesco, con “Amici dell’Uomo, nemici del Tempo”, Gerbino Salvatore, con “Abbraccio”, La Moglie Salvatore, con “Amo la parola”, Malavolti Massimo, con “Frammenti”, Nicolazzo Silvana, con “Verità bugiarda”, Scaltrito Mara, con “Sei in marcia da solo” e Vespari Marco, con “Una vita d’oro”.
Numerosi altri poeti riceveranno un artistico medaglione e un attestato con motivazione critica. Dopo i saluti di Ursini, la professoressa Francesca Misasi, già dirigente scolastico a Vicenza e vincitrice di numerosi concorsi letterari tra il quali il Premio “Alda Merini”, parlerà sul tema “Viaggi d’anime”: intervento critico introduttivo al volume “Poeti Italiani del XXI secolo” pubblicato dall’Accademia dei Bronzi con lo scopo di inviarlo gratuitamente ad alcune delle più importanti biblioteche pubbliche nazionali. A consegnare i premi saranno gli artisti Giovanni Chiarella e Ugo Rosanò, mentre la dottoressa Lucia Gatto, coordinatrice dei gruppi parrocchiali, leggerà le motivazioni critiche dei premiati. Gli intermezzi musicali saranno a cura di Emilio Barone; il servizio fotografico sarà assicurato da Franco Foglia.
Nel corso della premiazione il presidente dell’Accademia dei Bronzi consegnerà un Attestato d’Onore, per la loro gratuita partecipazione alle iniziative dell’associazione e il loro impegno nel campo delle lettere, delle arti e del cinema, a: Emilio Barone (“Ambasciatore” catanzarese della musica italiana nel mondo”, Giovanni Chiarella, (“Maestro del colore e del paesaggio della Calabria più bella”), Franco Foglia (“Autentico rappresentante dell’arte fotografica contemporanea”), Lucia Gatto (“Per la qualificata collaborazione e la grande disponibilità”), Paolo Milocco (“Eccellente attore e regista”), Francesca Misasi (“Pregevole “voce” della nuova poesia italiana”), Ugo Rosanò (“Valido esponente della pittura catanzarese del nostro tempo”).
Quello di Marco Polo è stato un viaggio importante che ha aperto, al suo tempo, nuove frontiere ed inimmaginabili orizzonti. Ed è proprio al valore simbolico di quel viaggio che si è ispirato il Premio. “Un viaggio immaginario quello dei poeti, - scrive Misasi - che ha origini antiche, o, se vogliamo, da quell’Odissea di Omero e del lungo e tormentato viaggio di Ulisse diventato simbolo di punizione ma nello stesso tempo premio ed esaltazione dell’infinità della mente umana. Impossibile non citare anche lo straordinario Viaggio di Dante in quell’ineguagliabile capolavoro della Divina Commedia, dove il viaggio, tortuoso percorso attraverso il baratro del peccato, diventa acquisizione di conoscenza che conduce a Dio. Ancora, tra i più significativi, il viaggio di Siddharta (Herman Hesse), laddove il viaggio insegna il valore inestimabile dell’imprevedibilità della vita stessa, della liberazione dal dolore e l’appagamento spirituale dell’anima. Oppure quel viaggio attraverso il quale si ripercorre la vita in modo viscerale e profondo così com’è stato per Sant’Agostino nelle sue Confessioni, per portare alla luce una persona diversa, consapevole dei propri errori e dei propri limiti, una persona che ha fatto pace con se stessa e con la consapevolezza che, al ritorno, non si è più gli stessi”. “E allora: - conclude il presidente Ursini - buona poesia, e buon viaggio a tutti i poeti dell’Accademia dei Bronzi”.