Agguato nel reggino, ventenne ferito al collo a colpi di fucile
Agguato, nella notte scorsa, a San Pietro di Caridà, dove un 20enne, Pietro Morfei, è stato ferito al collo e, una volta soccorso, è stato ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Reggio Calabria, sebbene non in pericolo di vita.
Da quanto ricostruito dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale, guidati dal colonnello Antonio Merola, che stanno indagando sull’accaduto, la vittima sarebbe stata attinta da un colpo di fucile caricato a pallini mentre si trovava in auto insieme alla fidanzata, che ha invece riportato della escoriazioni.
Morfei è incensurato ma le modalità con cui è stato consumato l’agguato fanno sospettare un possibile contesto mafioso; ipotesi questa ancora al vaglio degli investigatori.
I militari stanno aspettando infatti di poter sentire il giovane per cercare di ottenere maggiori informazioni utili a ricostruire nei dettagli l’accaduto ed anche il possibile movente.
L’inchiesta è al momento coordinata dalla Procura di Palmi ma potrebbe essere trasmessa per competenza alla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
Non è escluso inoltre un coinvolgimento della Dda di Catanzaro dato che San Pietro di Caridà e Monsoreto di Dinami sono zone al confine con la provincia di Vibo Valentia, aree a forte influenza delle cosche di ‘ndrangheta sia reggine che vibonesi.