Provincia Vibo: concertazione a favore di 600 lavoratori in cigs e mobilità

Vibo Valentia Attualità

In vista della pubblicazione dell’avviso pubblico finalizzato alla raccolta delle manifestazioni di interesse da parte di aziende ed Enti locali, la Provincia ha avviato oggi la concertazione con i sindaci, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze datoriali per l’attuazione delle politiche attive a favore dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga. In altre parole, in base al piano provinciale, circa 600 lavoratori vibonesi in cassa integrazione straordinaria e in mobilità potranno effettuare 12 mesi di tirocinio (integrato da 20 ore di formazione) nelle aziende e negli enti che avranno presentato la relativa manifestazione d’interesse, con il duplice obiettivo di assicurare la continuazione del sostegno al reddito e un percorso formativo sul campo per acquisire nuove competenze professionali o consolidare quelle già detenute.

All’incontro, tenutosi nella sala consiliare, hanno partecipato il presidente Francesco De Nisi, l’assessore al Mercato del lavoro Michele Mirabello e il dirigente di settore Antonio Vinci. Nel corso della riunione sono stati illustrati gli obiettivi del piano e le modalità di adesione, sollecitando massima collaborazione per la definizione puntuale dei percorsi formativi, affinché siano davvero efficaci. In particolare, Mirabello ha sottolineato le finalità della concertazione avviata oggi, che servirà a incrociare le competenze dei lavoratori coinvolti con le reali esigenze delle aziende e degli Enti locali, che dovranno presentare i relativi progetti formativi per poi essere formalizzati in singole convezioni siglate con la Provincia. Ogni lavoratore in cassa integrazione straordinaria o mobilità che partecipi al programma, fruirà anche di un rimborso spese complessivo di 3mila e 500 euro. «Questo progetto rappresenta un’opportunità importante da cogliere e sfruttare al meglio, puntando su una formazione davvero efficace - ha sottolineato De Nisi nel suo intervento - soprattutto in considerazione del difficile momento economico ed occupazionale».