Cosenza. Sabato 8 ottobre incontro sulla fotografia in movimento
In occasione della VII Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI, Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani (www.amaci.org), l’associazione culturale Arteaparte, in collaborazione con FIAF (Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche) e l’associazione culturale Fata Morgana, propone “Eyephoneography#2 RELOADED”, collettiva dedicata alla fotografia mobile curata da Rocìo Nogales. La collettiva si inscrive nel clima di proficua collaborazione che lega realtà europee da tempo impegnate nell’esplorazione dei territori della fotografia mobile. Alla proiezione della mostra, prevista per le ore 18.00 di sabato 8 ottobre presso la libreria UB!K di Cosenza, seguirà un incontro-dibattito sulle nuove forme della fotografia contemporanea, che prende spunto dalla fotografia mobile, cui parteciperanno Emilio Arnone, photo editor, Marcello Walter Bruno, docente Unical di Istituzioni di linguaggio cinematografico e televisivo, Massimo Celani, docente Unical di Linguaggi pubblicitari e Attilio Lauria, presidente Fiaf Calabria e redattore Fotoit. La praticità d’uso, coniugata con le innumerevoli possibilità di editare le immagini direttamente sullo smartphone, fanno della fotografia mobile un laboratorio di sperimentazione linguistica capace – secondo Rosalind Krauss – di «reinventare il medium». La Giornata del Contemporaneo, all’interno della quale si inserisce “Eyephoneography#2 RELOADED”, prevede un programma ampiamente articolato che attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze, tutte rigorosamente gratuite, presenta artisti e nuove idee, consentendo al grande pubblico di vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea. “Eyephoneography#2 RELOADED”, inserito tra gli oltre 1000 eventi previsti per questa edizione 2011 (che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del sostegno del MIBAC, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, confermandosi come una delle più importanti rassegne dell’arte moderna e contemporanea), si propone dunque come un’occasione di riflessione teorica sul fotografico, a partire dai possibili sviluppi linguistici legati ad un medium che attraverso le contaminazioni e le rielaborazioni tra generi e tecniche diverse, muta radicalmente le modalità di fruizione della fotografia. Secondo Attilio Lauria: «ciascuno degli autori di Eyephoneography#2 sperimenta nuove possibilità di significazione di generi già ampiamente noti alla fotografia, ad iniziare dal ritratto, considerato la sua più antica applicazione. Ciò che più in generale accomuna questo corpus di opere è proprio la scelta linguistica che nasce dalla volontà di rapportarsi al reale in senso culturale, operando così quella smaterializzazione concettuale che precede l’atto fotografico. Pur nella consapevolezza del suo essere pratica di massa, questo è quanto necessita per fare della fotografia mobile un laboratorio capace di stratificare processualità e background diversi, rimescolando logiche percettive ed interpretative. Ed è appunto per via di questo allontanamento concettuale dalla foto considerata nella sua dimensione di oggetto che, valorizzandone le modalità di funzionamento, essa si inserisce nelle dinamiche dell’arte contemporanea. Per altri versi si potrebbe anche affermare, in maniera più pragmatica, che quello di arte rimane comunque, in definitiva, uno status deciso dalle dinamiche del mercato dell’arte…».